Milano – Agosto. Nelle settimane centrali del mese, quelle in cui la città è più deserta, gli appartamenti vuoti fanno gola. Non solo ai ladri a caccia di bottini preziosi da arraffare mentre i proprietari sono in vacanza ma anche a chi aspira a occupare una casa popolare sfitta. L’aspirante intruso confida in un abbassamento generale dei livelli di guardia, sperando che i custodi siano in ferie e che ci siano meno cittadini-sentinelle pronti a dare l’allarme. Ma tra il 5 e l’11 agosto cinque tentativi di occupazione sono rimasti tali. Non andati a segno grazie all’intervento della polizia locale che ha sventato gli assalti in stabili di proprietà del Comune o di Aler: martedì 6 agosto è successo in via Console Marcello 25, zona Villapizzone, il giorno successivo a Quarto Oggiaro, per l’esattezza in via Cogne 4. E il 7 agosto sono stato due gli interventi: il secondo in zona Bicocca, in viale Fulvio Testi 308, nello stesso caseggiato Aler in cui domenica scorsa, 18 agosto, è divampato un incendio che ha reso necessario evacuare un’intera scala di 9 piani nel cuore della notte. Nessuno è rimasto ferito; solo tre lievi intossicati per le inalazioni di fumo. Poi un altro tentativo naufragato a Quarto Oggiaro venerdì 9 agosto, in via Lopez 6. E, sempre quel giorno, i ghisa sono intervenuti anche nel quartiere popolare di San Siro: in via Tracia 1. Nei giorni precedenti, tra il 29 luglio e il 4 agosto, erano stati bloccati altri tre tentativi di occupazione abusiva: in via Recoaro 4, a Lorenteggio, in via Quarti 11, a Baggio, e in via dei Panigarola 6, a Corvetto.
“Nei quartieri popolari – commenta su Facebook l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli – è importante bloccare le occupazioni abusive. Polizia locale, come Polizia di Stato e Carabinieri intervengono appena Aler o MM segnalano intrusioni e, se vi sono minori, intervengono immediatamente anche i servizi sociali. In un anno, solo la polizia locale ha bloccato 100 nuove occupazioni. Aler e MM poi mettono in sicurezza gli alloggi e noi dobbiamo fare in modo che li ristrutturino velocemente mettendoli poi a disposizione per le assegnazioni, perché abbiamo bisogno di case per le persone e non dobbiamo avere appartamenti vuoti”.