NICOLA PALMA E MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Odio all’ombra della Madonnina, bandiere straniere e cori contro l’Italia e la polizia: rischio banlieue a Milano

Insulti in piazza Duomo, giovani immigrati nei video diventati virali sui social. Il Viminale: attività per identificarli. Salvini: “Tornino da dove sono venuti”

Uno dei ragazzi apparsi nei video

Uno dei ragazzi apparsi nei video

MILANO – Cori contro l’Italia e la polizia. Dito medio a favor di telecamera dello smartphone mentre sullo sfondo c’è una piramide umana sopra i gradoni della statua dedicata a Vittorio Emanuele II, al centro di piazza Duomo. Tra le teste sventolano bandiere straniere, tra cui quelle della Tunisia, della Palestina e di squadre di calcio di Casablanca, Wydad AC e Raja Club. Immagini immortalate la notte di Capodanno, diventate poi video virali sui social.

Chi urla gli insulti? Sono in corso le attività per identificare i giovani che in quel momento, mentre 25mila persone festeggiavano il nuovo anno nel cuore della città, hanno rivolto le frasi offensive e ingiuriose, come se non bastasse tenendo comportamenti aggressivi nei confronti del personale delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco. Per risalire ai responsabili, gli agenti della Squadra mobile stanno analizzando i video disponibili. L’esito delle verifiche, si apprende da fonti del Viminale, “sarà rappresentato all’autorità giudiziaria per la valutazione di ogni possibile contestazione”. Ma perché, ci si chiede, viene espresso questo odio?

Arrampicati sul basamento della statua, conseguenza dell’assalto avvenuto oltrepassando le transenne, si vedono ragazzi che sembrano giovani migranti, forse nati all’estero o forse di seconda generazione. Minimo comun denominatore con i gruppi della zona popolare di San Siro che alle 00.20 del 1° gennaio hanno dato fuoco a un mucchio di rifiuti davanti allo stabile al civico 4 di via Zamagna per poi lanciare sassi e bottiglie contro gli agenti. Non ci sono stati contatti diretti. Ma la situazione è tesa.

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E non è la prima volta che su questa fetta di popolazione si accendono i riflettori. Poco più di un mese fa succedeva al quartiere Corvetto, teatro di rivolte dopo la morte di Ramy Elgaml, il diciannovenne che si trovava in sella al TMax guidato da un amico che non si era fermato all’alt dei carabinieri, poi partiti all’inseguimento del mezzo. Insulti a poliziotti e militari anche sabato 28 dicembre nel mezzanino della stazione Garibaldi, dove era scoppiata una lite tra cinque persone. Arrestati due diciottenni per resistenza a pubblico ufficiale, un italiano di seconda generazione e un coetaneo originario del Togo.

Il video dei cori ingiuriosi a Capodanno è stato rilanciato su X, anche dal segretario nazionale della Lega, il vicepremier Matteo Salvini. “Che tristezza – il commento –. Festeggiare il Capodanno con risse e insulti all’Italia, agli italiani e alla polizia è da cretini. Non gli piace il nostro Paese? Che tornino da dove sono venuti. Non abbiamo bisogno di loro”. Sulla vicenda è tornato ieri anche il segretario della Lega lombarda, il senatore Massimiliano Romeo: “Deve far riflettere chi troppo facilmente vorrebbe accelerare il percorso della cittadinanza, svendendola, per ragazzi come questi, con formulette semplicistiche come lo Ius soli”.