
di Massimiliano Mingoia
Che sbadati, verrebbe da dire. I milanesi, i pendolari e i turisti che arrivano nel capoluogo lombardo perdono tanti, tantissimi oggetti ogni anno. Dai portafogli e i documenti alle borse e agli zaini fino ai computer e persino ai gioielli, alle fedi nuziali e ai passeggini. Il Comune, come ogni anno, ha fatto il conto e i numeri emersi fanno una certa impressione. Vediamo nel dettaglio. Ammontano a 31.018 gli oggetti e i documenti persi o abbandonati a Milano nell’anno che si è appena concluso. È questo il bilancio compilato dall’Ufficio oggetti smarriti e rinvenuti di Palazzo Marino, un bilancio chiuso il 31 dicembre scorso.
C’è un luogo dove si può avere un’idea materiale di quanti e quali oggetti vengono abbandonati per sbaglio dai cittadini nei vari luoghi della città: il grande archivio comunale, che ha sede in via Friuli 30, lo spazio in cui vengono catalogati e custoditi gli oggetti smarriti, in attesa di essere recuperati dai legittimi proprietari e proprietarie. Si tratta di migliaia di oggetti o documenti rinvenuti ogni giorno in città, spesso nei vagoni della metropolitana, su treni, autobus e tram. Sono beni personali, a volte preziosi, che racchiudono storie, curiosità o esperienze di viaggiatrici e viaggiatori distratti. Vediamo nel dettaglio i numeri e i dettagli di questo fenomeno. Dati e particolari contenuti in una nota di Palazzo Marino. Oltre il 40% di ciò che è stato ritrovato nel 2022 è classificabile come “documento’’. Sono complessivamente 13.700 le unità fra carte d’identità, patenti, carte di credito, assegni, libretti di risparmio, libretti di circolazione e certificati di proprietà.
C’è persino una sorta di classifica che emerge dai dati raccolti nel corso del 2022. L’oggetto più frequentemente smarrito è il portafoglio (5.214), seguito da borse e zaini (1.552) e chiavi (1.418).
Non manca la galassia dei dispositivi tecnologici: per la maggior parte si tratta di cellulari (1.326), computer e tablet (198), auricolari bluetooth (122), macchine fotografiche e videocamere (20). Smarriti anche gioielli e articoli di bigiotteria. Nell’elenco figurano 33 fra collane e catenine, 16 paia di orecchini, 5 fra spille e ciondoli, 47 bracciali e perfino 24 fedi nuziali. Mentre, tra gli indumenti personali, oltre ai canonici guanti, sciarpe e cappelli, spuntano ben 331 oggetti catalogati come biancheria e 88 paia di scarpe.
A essere ritrovati, però, anche beni meno diffusi come bastoni e stampelle e addirittura carrozzine e passeggini, che vanno ad arricchire l’universo degli oggetti singolari, come protesi e dentiere, custoditi in via Friuli in attesa di restituzione. Non fanno eccezione le banconote: ogni mese vengono recuperati in media mille euro sui mezzi di trasporto milanesi e, ad oggi, risultano giacenti 980 euro.
Nell’anno appena trascorso, gli uffici hanno registrato un aumento di circa il 20% rispetto al 2021, dopo una significativa diminuzione avuta nel corso della pandemia anche per i periodi di lockdown. Del materiale smarrito, tuttavia, non tutto è perduto per sempre: il 20% è tornato nelle mani dei legittimi proprietari e proprietarie. In caso di documenti d’identità i dipendenti comunali provvedono a contattare le cittadine e i cittadini, mentre coloro che vogliono denunciare uno smarrimento possono accedere al sito del Comune di Milano nel link appositamente dedicato agli oggetti smarriti.