MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Olimpiadi 2026, allarme PalaItalia

Il Coni denuncia lo stallo per la bonifica a Santa Giulia: Regione nel mirino. La fine dei lavori slitta al 2025

di Massimiliano Mingoia

Allarme PalaItalia. La Regione non ha ancora dato il via libera alla variante urbanistica e dunque alla conseguente bonifica del terreno di Santa Giulia dove dovrebbe sorgere il nuovo palazzetto per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026 e il Coni denuncia lo stallo nell’avvio delle opere.

A farlo, ieri durante la sessione mattutina di “Fare Milano’’, è il dirigente del Coni Francesco Romussi. Quando il moderatore Roberto Arditti gli chiede "a che punto siamo con i lavori preparatori per le Olimpiadi del 2026? Siamo in pari?", Romussi replica secco "no" e spiega: "Purtroppo la macchina burocratica non consente di mettere a terra le risorse necessarie nei modi e nei tempi in cui gli investitori privati e i soggetti pubblici interessati come noi vorrebbero fare. In entrambe le situazioni noi ravvisiamo già adesso delle criticità che speriamo di poter risolvere con il contributo anche del Governo".

Romussi si riferisce in primis al PalaItalia (o Arena) a Santa Giulia, l’impianto da 100 milioni di euro e da 16 mila posti che nel 2026 ospiterà le partite di hockey su ghiaccio. Dallo scorso maggio il gruppo Risanamento, proprietario dei terreni, è in pressing sulla Regione per il sì alla variante urbanistica. La fine dei lavori, intanto, è già slittata dal 2024 al giugno 2025. I vertici di Risanamento, comunque, restano ottimisti sulla realizzazione del palazzetto in tempi utili per i collaudi indispensabili per ospitare le gare olimpiche, raccontano di aver consegnato lo scorso 23 settembre tutta la documentazione necessaria, ma avvertono: se l’approvazione della variante urbanistica da parte della Regione non avverrà entro marzo, salta tutto. In caso contrario, invece, la bonifica sarà completata entro il giugno 2022 e l’impianto consegnato nel giugno 2025. Proprio ieri è stato convocato un tavolo Regione-Comune per accelerare l’iter, mentre il Comitato organizzatore dei Giochi spinge per un decreto che semplifichi le procedure per i privati che devono realizzare impianti olimpici, come nel caso di Santa Giulia. Alcuni boatos, però, raccontano che il Coni starebbe già prendendo in considerazione un Piano B: gare di hockey del 2026 ospitate al Pala Alpitour di Torino, realizzato per i Giochi 2006.

La seconda opera per i Giochi a Milano è il Villaggio olimpico nell’ex scalo di Porta Romana. In questo caso Romussi sembra meno preoccupato: "Il 31 ottobre sarà conclusa la gara per la vendita del terreno e così conosceremo il nome dello sviluppatore immobiliare con cui dovremo lavorare per il Villaggio olimpico che, dopo il 2026, diventerà una residenza universitaria".