MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Olimpiadi 2026: partito il conto alla rovescia. E i lavori sono in linea con i tempi previsti

Un orologio-totem in piazza Duomo per scandire la marcia di avvicinamento all’evento a cinque cerchi. Resta sul piatto il nodo extracosti per villaggio degli atleti e arena per l’hockey su ghiaccio

I preparativi in piazzetta Reale per il totem olimpico (la struttura in rosso)

I preparativi in piazzetta Reale per il totem olimpico (la struttura in rosso)

Milano, 27 gennaio 2025 – Manca poco ormai. Gli Europe direbbero che è arrivato il momento del “final countdown“, il conto alla rovescia finale. Non per andare su Venere. Ma, più realisticamente, per avviare il conteggio che porterà alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026.

La cerimonia inaugurale, come noto, è in programma il 6 febbraio dell’anno prossimo allo stadio di San Siro. Questo 6 febbraio, dunque, scatterà il conto alla rovescia, a un anno esatto di distanza dall’evento a Cinque Cerchi. Sarà un “final countdown“ che i milanesi avranno costantemente davanti agli occhi. In piazzetta Reale, tra Palazzo Reale e Duomo, la Fondazione olimpica ha già posizionato un enorme totem da cui, il 6 febbraio, scatterà il conto alla rovescia “a un anno dalle Olimpiadi”.

Momento d’incontro

Oppure, per usare l’inglese, “One year to go“ ai Giochi, il titolo scelto per l’evento istituzionale in programma sempre il prossimo 6 febbraio al Piccolo Teatro Strehler di largo Greppi 1, voluto, come da tradizione olimpica, dal presidente del Comitato olimpico internazionale (Cio), Thomas Bach, che sarà a Milano per l’occasione.

L’elenco degli stakeholder politici e sportivi presenti è in fase di definizione, ma ci saranno sicuramente esponenti del Governo, il presidente della Fondazione Milano-Cortina Giovanni Malagò, l’amministrazione delegato Andrea Varnier e i principali rappresentanti degli enti locali, dal sindaco di Milano Giuseppe Sala al governatore lombardo Attilio Fontana.

In linea con le previsioni

Un anno alla cerimonia del Meazza. Ormai il traguardo finale non è poi così lontano e tra le istituzioni olimpiche e politiche italiane si respira un certo ottimismo. Il cronoprogramma delle nuove strutture e dei nuovi impianti sportivi previsti per il febbraio 2026 non registra ritardi irrecuperabili, almeno per ora. Persino la nuova pista di bob, skeleton e slittino a Cortina, la cui realizzazione sembrava una missione impossibile a più di un osservatore, dovrebbe essere pronta tra un anno. Nell’ultimo sopralluogo in loco, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha assicurato che i lavori stanno andando avanti nei tempi previsti.

Quanto alle strutture olimpiche milanesi, tutto sta filando liscio. I lavori per il Villaggio olimpico nello Scalo Romana viaggiano in anticipo di tre mesi rispetto agli iniziali tempi di consegna, come confermato a più riprese da Coima, la società immobiliare che sta curando l’opera.

Le sei palazzine che nel 2026 ospiteranno gli atleti sono pronte, restano da completare l’allestimento degli arredi interni e alcune rifiniture, oltre alla sistemazione dell’area limitrofa agli immobili.

I nodi extracosti

È ancora da sciogliere, invece, il nodo extracosti. La spesa per la realizzazione del Villaggio olimpico è passata da 100 a 140 milioni di euro, 40 milioni di euro in più. Colpa del rincaro per le materie prime e per l’energia. Coima si è appellata a Governo, Comune e Regione, ma una risposta definitiva su eventuali risorse pubbliche da destinare a coprire almeno una parte degli extracosti non è ancora arrivata.

A Santa Giulia, periferia sud-est della città, continuano i lavori per l’Arena che ospiterà le partite di hockey su ghiaccio maschile ai Giochi del 2026. Cts Eventim, la multinazionale che sta curando l’opera e che, dopo le Olimpiadi, gestirà il nuovo palazzetto da 16 mila posti, nell’ultimo sopralluogo con la stampa lo scorso 28 novembre ha assicurato che l’Arena Santa Giulia sarà pronta il prossimo 15 dicembre, giusto in tempo per tutti i collaudi voluti dal Cio. In questo caso, gli extracosti vanno dai 70 ai 90 milioni di euro rispetto alla stima iniziale di 180 milioni di euro.

Le altre gare olimpiche previste da Milano, dal pattinaggio di velocità all’hockey su ghiaccio femminile, si svolgeranno tra il già esistente Forum di Assago e la struttura temporanea che sarà realizzata nella Fiera di Rho. Nessuna preoccupazione particolare su questi due fronti. Dunque, non resta che concludere: che il conto alla rovescia abbia inizio. È il momento del “final countdown“.