
Pista da bob
L’unione tra la volontà politica di alcuni ministri e la disponibilità della Regione Piemonte di anticipare una parte dei soldi per la sua risistemazione e di assicurarle un futuro anche al di là dell’evento a cinque cerchi fanno aumentare le quotazioni della pista da bob di Cesana Torinese come pista ospitante le gare delle Olimpiadi Invernali del 2026, quelle che non saranno più soltanto di Milano e Cortina.
Ad annunciare la volontà di investire risorse proprie e di impegnarsi già da ora per il post evento è stato il governatore piemontese Alberto Cirio in occasione del sopralluogo all’impianto condotto ieri insieme al vicepremier e ministro agli Affari Esteri, Antonio Tajani, e a Paolo Zangrillo, ministro della Pubblica Amministrazione. Solo il costo della progettazione è di 4 milioni di euro e il Piemonte è disponibile a metterli sul piatto attraverso una legge regionale. La risistemazione complessiva è però stimata in oltre 30 milioni.
“Abbiamo già predisposto un testo per una legge regionale che stanzia i 4 milioni di euro – ha fatto sapere Cirio – e soprattutto, insieme alla Federazione sportiva, impegna la destinazione dell’impianto per il dopo Olimpiadi. Le leggi – ha rimarcato il governatore – sono garanzia di continuità e serietà nel tempo".
Proprio Tajani è – non da oggi – tra i principali sponsor della soluzione di Cesana. Un appoggio dovuto anche a considerazioni politiche: Cirio è un governatore espresso da Forza Italia, il partito del quale Tajani è segretario nazionale e, non bastasse, lo stesso Cirio a giugno del 2024 si giocherà la rielezione alle Regionali. Chiaro che le sue chances potrebbero crescere se arrivasse all’appuntamento delle urne forte della resurrezione della pista di Cesana.
Tajani non si è risparmiato neppure ieri in fatto di supporto alla pista torinese. Ma anche il ministro dello Sport Abodi ha auspicato Olimpiadi tutte italiane. La concorrenza della pista di Sankt Moritz resta però valida e forte sia per la vicinanza geografica alle attuali sedi di gara sia per la sua spendibilità anche a Olimpiadi finite sia per i costi: se si scegliesse Sankt Moritz non ci sarebbe bisogno di un nuovo Villaggio Olimpico.
Elementi da non sottovalutare. Le dichiarazioni, però. "Noi abbiamo come priorità quella di mantenere la pista da bob in Italia e faremo tutti gli sforzi perché succeda – ha detto Abodi –. Mi auguro rimangano Olimpiadi italiane. Alla Città Metropolitana di Torino e al Piemonte abbiamo chiesto la combinazione di investimenti per la realizzazione o l’ammodernamento e il mantenimento nel tempo perché dagli errori bisogna imparare". Netto Tajani: "Una sciocchezza colossale fare le gare di bob all’estero".