Parigi è alle porte, sale la febbre da Olimpiadi e nella casa di riposo Emeis-San Felice a Segrate i nonni hanno voluto diventare protagonisti e vestire direttamente la maglia azzurra. Per loro, Olimpiadi della Terza Età, organizzate dal gruppo in tutte le sedi e anche in quella alle porte di Milano. Gli ospiti si sono messi in gioco cimentandosi con discipline abbordabili e hanno regalato a tutti, soprattutto ai ragazzi, una lezione di vita fra lealtà e sana competizione. Le giornate di gara sono state aperte agli studenti e alle società sportive del territorio. Niente salto con l’asta, o lancio del peso per i nonni ma corsa in carrozzina, 100 metri in girello, basket e pallavolo su misura, facilitate, "versioni alternative delle più famose discipline olimpiche per giocare e sorridere insieme e al contempo mettersi nei panni di chi ha delle difficoltà in più - spiegano dalla Rsa -. Ha vinto lo sport, occasione di divertimento per promuovere lo spirito di squadra, la salute e per abbattere le differenze e i pregiudizi". "L’attività fisica è un elemento chiave nell’ottica di un invecchiamento sano - dice Alessandra Taveri, ad di Emeis Italia -. Sono tante ormai le evidenze scientifiche che lo confermano anche nella fascia di popolazione più anziana per i suoi effetti positivi sulla mente e sulla qualità della vita. Con le Olimpiadi della Terza Età a questi benefici abbiamo voluto aggiungere quelli di un incontro fra generazioni in un’ottica di scambio e di condivisione, di comprensione e rispetto della diversità".
CronacaOlimpiadi della terza età. Bocce, basket e sorrisi nonni atleti della casa di riposo