
Vessillo olimpico di Milano-Cortina nel centro del capoluogo lombardo
Il numero fa una certa impressione: a poco meno di un anno dalla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina in programma il 6 febbraio 2026, la Fondazione olimpica annuncia di aver già venduto 613 mila biglietti, in 93 Paesi, su un totale complessivo di 1,6 tagliandi per le gare a Cinque Cerchi. Numeri forniti ieri, durante la commissione Olimpiadi-Sport del Comune presieduta da Alessandro Giungi (Pd), da Lisa Caudana, responsabile del ticketing della Fondazione Milano-Cortina. Presente anche l’assessora allo Sport Martina Riva.
La vendita dei ticket, dopo la prima fase che si è già conclusa, riprenderà l’8 aprile e non ci sarà bisogno di una registrazione preventiva per provare ad aggiudicarsi i tagliandi. Un primo bilancio, al di là del dato secco sui 613 mila biglietti venduti? Un quarto di essi è andato agli italiani, una dato che dovrebbe crescere: i milanesi per ora sono stati i più attivi sui siti di acquisto. Gli altri ticket sono andati nell’ordine a ospiti di Germania, Stati Uniti, Regno Unito, Olanda, Svizzera, Francia, Repubblica Ceca e Austria. In totale, finora, come anticipato all’inizio, sono stati venduti in 93 Paesi diversi. Andrea Monti, responsabile della Comunicazione per la Fondazione Milano-Cortina, spiega che "larghissima parte dei biglietti olimpici ha un costo di 40 euro, mentre i più cari valgono 1.500 euro. È chiaro che la finale dell’hockey su ghiaccio maschile all’Arena Santa Giulia o la cerimonia di apertura a San Siro hanno costi più elevati. Abbiamo sempre tenuto conto di componente sociale e di accessibilità a cerimonie e al gare".
Come già raccontato dal Giorno, infine, la società On Location sta vendendo a prezzi molto elevati “esperienze“ legate alle gare olimpiche, pacchetti che non comprendono solo l’evento sportivo ma la permanenza in Italia con varie attività.
M.Min.