GIULIANA LORENZO
Cronaca

Olimpiadi Milano Cortina 2026, la situazione dei cantieri: tempi ed eventuali aumenti dei costi

Restano incognite su alcune delle strutture che ospiteranno le gare dell’appuntamento a cinque cerchi. Il caso del PalaItalia

Milano, 19 agosto 2024 – Il viaggio della fiaccola olimpica di Milano-Cortina non è ancora iniziato. Il design della torcia verrà svelato nel 2025, nel padiglione Italia di Expo, a Osaka. La fiaccola passa intanto simbolicamente dai Giochi estivi di Parigi all’edizione invernale del 2026. A meno di due anni la situazione delle infrastrutture è in divenire: non sono scattati allarmi ma restano delle incognite.

La cerimonia di apertura dei Giochi (6 febbraio) è prevista allo stadio San Siro di Milano, il cui futuro è al centro di discussioni e che ancora non è stato sottoposto a nessuna opera di restyling. I lavori del villaggio olimpico, a Scalo Romana, sono in anticipo di tre mesi, quindi non ci dovrebbero essere problemi per la consegna fissata per il 31 luglio del prossimo anno.

Il palazzetto

Un capitolo a parte è rappresentato dal PalaItalia o Arena Santa Giulia. La struttura, un impianto da 16.000 posti, ospiterà le gare di hockey e para hockey ed è gestita privatamente da EventTim, il colosso tedesco proprietario di Ticketone: non ci sono ritardi ma la realizzazione dell’opera non può assolutamente subire intoppi. La consegna operativa è fissata per fine 2025, giusto in tempo per i test di controllo del Cio, il Comitato olimpico internazionale.

L’unico nodo è legato agli extracosti rispetto al piano iniziale: la stima iniziale era di 180 milioni di euro, ma il rincaro dell’energia e i costi delle materie prime, dai 70 ai 90 milioni, hanno fatto salire la posta. EvenTim ha già chiesto al Comune di Milano, alla Regione Lombardia e al Governo di coprire, in parte, l’extra per agevolare la consegna. Ma l’accordo ancora non c’è.

Le arene temporanee

Per le gare delle Olimpiadi invernali 2026, come peraltro successo quest’estate per molte strutture parigine dei Giochi appena conclusi, saranno costruite delle arene temporanee. Un esempio è rappresentato dall’area di Rho Fiera, che ha sostituito nella funzione il PalaSharp, la vecchia area per sport e concerti di zona Certosa, che non sarà più ristrutturato.

Gli extracosti in questo caso sono stati fatali alla rinascita di quello che una volta era il PalaTrussardi, privilegiando così la Fiera che è stata individuata per ospitare, nei padiglioni 22 e 24, l’hockey su ghiaccio femminile e il pattinaggio di velocità.

Sono stati già compiuti alcuni lavori strutturali, ma il posizionamento dalla pista avverrà a ridosso della competizione, previsto per l’autunno del prossimo anno. Lo stesso discorso vale per il Forum di Assago, dove andranno in scena le competizioni di short track e pattinaggio di figura e che renderà impossibile organizzarvi i concerti - piatto forte della struttura dell’hinterland - da ottobre 2025 a marzo 2026.

Fuori Milano

Al di fuori del capoluogo lombardo, le altre location sono Bormio e Livigno, in Valtellina.

Sulla pista dello Stelvio, protagonista con lo sci alpino maschile e lo sci alpinismo, sono partiti i lavori (l’8 aprile) per lo Ski Stadium che sarà dotato di una parte permanente riutilizzabile per le tappe di Coppa del Mondo e di una temporanea. Le previsioni dicono che per l’autunno del ’25 dovrebbe essere tutto concluso.

Invece, per quanto riguarda Livigno, teatro di snowboard e sci acrobatico, a settembre partiranno i primi lavori per la costruzione di un parcheggio da 500 posti. Ma già dal prossimo inverno saranno operative la nuova cabinovia e la nuova seggiovia Sponda.