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Olimpiadi, ultimatum di Zaia alla Lombardia

Luca Zaia minaccia di far crollare l'asse Lombardia-Veneto se non si trova una soluzione per redistribuire le gare olimpiche di Milano-Cortina 2026, con Cortina che non ospiterà il bob. Un ultimatum rivolto a Sala e Fontana per trovare una soluzione.

Olimpiadi, ultimatum di Zaia alla Lombardia

L’ultimatum arriva quando è già ora di cena e di una soluzione sul bob olimpico per i Giochi invernali Milano-Cortina 2026 non c’è neanche l’ombra. Il governatore veneto Luca Zaia non ci sta che la sua regione perda un pezzo importante delle gare a Cinque Cerchi – il bob a Cortina – e che la Lombardia abbia un peso sempre maggiore rispetto all’iniziale dossier olimpico. "Cortina – attacca Zaia – è la realtà che ha promosso le Olimpiadi, ha permesso a tutti di averle, non può essere trattata così. Se c’è la volontà di redistribuire le gare, una soluzione c’è già, sennò senza bob o altro dobbiamo prendere atto che si va per strade separate".

Un ultimatum, anzi una minaccia di far crollare l’asse lombardo-veneto, con tutte le conseguenze del caso agli occhi del Comitato olimpico internazionale (Cio). Un messaggio, quello di Zaia, che arriva a poche ore dal consiglio di amministrazione della Fondazione Milano-Cortina convocato per oggi. Un ultimatum rivolto soprattutto al sindaco di Milano Giuseppe Sala e al governatore lombardo Attilio Fontana, i lombardi che hanno opposto un netto "no" alla richiesta del Veneto di ridistribuire le gare olimpiche alla luce del passo indietro di Cortina sulle gare di bob, che alla fine dovrebbero essere ospitate o in una pista all’estero (la svizzera Sankt Moritz resta in pole) oppure restare in Italia (in corsa c’è la piemontese Cesana Torinese). "Il dossier Olimpiadi nasce da me – ricorda, con toni polemici, Zaia –. Misi Cortina sede olimpica e poi Trento e Bolzano. Poi si sono aggiunti altri, ma non è che possiamo fare tutte le Olimpiadi in Lombardia. Se si vuole un Piano B c’è il tempo". Zaia chiede alla Lombardia di rinunciare a qualcosa. Altrimenti addio alleanza con il Veneto.

Massimiliano Mingoia