REDAZIONE MILANO

Addio a Oliviero Toscani, il sindaco Sala: “Il suo sguardo mancherà a Milano e al Paese”

Appena si è diffusa la notizia, diversi i messaggi di cordoglio e vicinanza alla sua famiglia. L’assessore alla Cultura Sacchi: “Ha scardinato le logiche della comunicazione”. L’Inter: “I suoi scatti hanno raccontato passioni”

Il fotografo Oliviero Toscani alla presentazione della sua mostra a Milano 'Oliviero Toscani. Professione fotografo', Milano, 23 giugno 2022

Il fotografo Oliviero Toscani alla presentazione della sua mostra a Milano 'Oliviero Toscani. Professione fotografo', Milano, 23 giugno 2022

Milano, 13 gennaio 2025 – Addio ad Oliviero Toscani. Il famosissimo fotografo si è spento a quasi 82 anni, dopo aver coraggiosamente lottato contro una grave e rara malattiaToscani era ricoverato da qualche giorno all'Ospedale di Cecina e le sue condizioni erano state indicate come gravi. Ha avuto tre mogli e sei figli: l'ultima, accanto a lui fino alla fine, è Kirsti Moseng, 80 anni, ex modella norvegese, nonché sua agente. Si sono conosciuti più di mezzo secolo fa e non si sono più lasciati. Dal loro matrimonio sono nati tre figli: Rocco, Lola e Ali.

Appena si è diffusa la notizia, diversi i messaggi di cordoglio e vicinanza alla sua famiglia da parte del mondo istituzionale e politico, ma anche sportivo di Milano e della Lombardia.

Morto Toscani, gli scatti celebri SPECIALE
Il fotografo Oliviero Toscani alla presentazione della sua mostra a Milano 'Oliviero Toscani. Professione fotografo', Milano, 23 giugno 2022

Sala: “Il suo sguardo mancherà a Milano”

“Oliviero Toscani ha lasciato un segno indelebile nel mondo dell'immagine e della comunicazione. Le sue foto e campagne hanno provocato e fatto riflettere. Il suo sguardo mancherà a Milano e al Paese. Un abbraccio alla famiglia”, ha scritto sui social il sindaco di Milano Giuseppe Sala ricordando il fotografo milanese. 

L’assessore alla Cultura Sacchi: “Ha scardinato le logiche della comunicazione”

“La morte di Oliviero Toscani mi colpisce molto e lascia tutti più soli”, ha sottolineato l'assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, dopo la morte del grande fotografo che proprio a Milano era nato, “per poi girare il mondo con la sua fotografia dirompente e fuori da tutti gli schemi”. “Ha letteralmente scardinato le logiche della comunicazione e dell'immagine sollecitando l'opinione pubblica ad una riflessione sempre più profonda - prosegue Sacchi -. Si è occupato di ingiustizie, paradossi, disuguaglianze, libertà, diritti in una maniera inedita, a volte aspra, ma così efficace”. “Faccio parte della generazione che è cresciuta con le sue grandi campagne sui muri delle nostre città e sono felice che Milano abbia fatto in tempo a regalargli la gioia di rivedere stampate alcune delle sue immagini più efficaci in una preziosa mostra itinerante che, libera dai riferimenti commerciali - ha ricordato Sacchi parlando della mostra che Milano gli ha dedicato -, riproponeva, in occasione dei suoi ottant'anni, solo ed esclusivamente la denuncia di fatti, paradossi, ingiustizie del nostro tempo fragile”. “Mi stringo alla famiglia Toscani. A Kristi, Rocco, Lola e Ali e a tutti i suoi amici e compagni di una vita. Riposa in pace caro Oliviero”, ha concluso.

L’Inter: “I suoi scatti hanno raccontato passioni”

“Uno dei fotografi più amati e rivoluzionari, un riferimento per la sua epoca. Attraverso i suoi scatti ha raccontato passioni, sentimenti e culture", si legge sul profilo X dell’Inter. E ancora: “È stato un grandissimo interista: non una scelta, ma una filosofia. "È il destino: l'Inter è sorprendente, è una fidanzata alla quale vuoi sempre bene". Ha scattato per Inter foto storiche, come quella celebrativa per il Centenario del Club. Ha tifato, in maniera passionale e profonda. Lo ricordiamo con affetto e ammirazione. Esprimiamo il cordoglio per la sua scomparsa e la vicinanza alla sua famiglia in questo momento di dolore”. 

Stefano Boeri: “Instancabile e sarcastico creatore”

"Addio Oliviero, instancabile e sarcastico creatore di stupefacenti domande sul senso della vita”: il presidente della Triennale di Milano, Stefano Boeri, ha scelto queste parole per ricordare Toscani dopo la notizia della morte del fotografo 82enne. Proprio la Triennale gli aveva tributato due giorni di eventi in occasione dei suoi 80 anni, il 4 e 5 marzo 2022.

Zoppolato: “Cercherò di dare più colore a ogni mia esperienza”

Un ricordo anche da Andrea Zoppolato, imprenditore e presidente dell’associazione Vivaio: “Il mio ritratto fatto da Oliviero Toscani. Per l’anniversario di Vivaio gli avevo chiesto di mettere all’asta un suo servizio fotografico personalizzato. Non solo ha accettato ma mi ha regalato questo ritratto. Per farmi assumere un’espressione azzeccata mentre scattava mi urlò col suo vocione: “pensa a Trump!”. L’ho incontrato solo un paio di volte ma mi ha colpito per la sua incapacità di dire qualcosa di banale. Perfino un ciao come stai gli era indigesto. Ciao Oliviero, per tenere vivo il tuo ricordo cercherò di dare più colore a ogni mia esperienza”.

Marco Cappato: “Amava la libertà”

“Oliviero era innamorato della libertà. La sua partecipazione - geniale e fuori dagli schemi - alle iniziative dell’Associazione Luca Coscioni (come per decenni è stato per il Partito radicale e Nessuno Tocchi Caino) non era il risultato di una scelta di appartenenza ideologica, ma la naturale prosecuzione nel campo della lotta politica di ciò che viveva profondamente nella vita e nell`attività artistica e professionale”, ha detto Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni. “La rottura di ogni tabù e perbenismo era il frutto di una ricerca costante, fuori da ogni posizione precostituita, riuscendo così a spiazzare con un anticonformismo mai scontato o di maniera. Così è stato anche nell’affrontare la malattia e la fine della vita. 'Decido io della mia vita', disse in un messaggio rivolto ai Parlamentari italiani”, ha aggiunto. “Preparato culturalmente e idealmente a esercitare il proprio diritto all’autodeterminazione individuale - del quale aveva parlato pubblicamente e a me personalmente - ha esercitato la sua libertà di lottare con ogni sua forza residua per resistere alla malattia. Ha deciso lui, fino alla fine. Grazie Oliviero", ha concluso Cappato.