GIULIA BONEZZI
Cronaca

Oltre undicimila fisioterapisti al voto Nascono i loro Ordini professionali

Da sabato a mercoledì si elegge l’Ofi di Milano, Lodi, Cremona, Monza, Varese, Lecco, Como e Sondrio. Poi toccherà a Pavia, Bergamo e Brescia-Mantova. Il commissario: "Avremo identità e rappresentanza".

Oltre undicimila fisioterapisti al voto Nascono i loro Ordini professionali

di Giulia Bonezzi

Si fa presto a dire "fisioterapista": "Poche professioni sanitarie sono impegnate in maniera trasversale come la nostra", ragiona Angelo Giovanni Mazzali, 42 anni, che lavora alla Fondazione Ospedale Caimi di Vailate (Cremona), insegna all’università di Brescia e da metà dicembre è commissario con funzioni di presidente del nascente Ordine dei fisioterapisti di otto delle 12 province lombarde.

Per un totale di circa 7.700 professionisti, su oltre undicimila in Lombardia, che saranno i primi in Italia a eleggere gli organi (Consiglio direttivo e Collegio dei revisori dei conti) del loro Ordine professionale per la prima volta: dal 4 all’8 marzo si vota in terza convocazione per l’Ofi interprovinciale di Milano, Lodi, Cremona, Monza, Lecco, Como, Varese e Sondrio (i seggi sono aperti sabato pomeriggio a Vailate; domenica mattina a Sospiro e il pomeriggio a Crema; lunedì mattina all’Humanitas University di Pieve Emanuele, il pomeriggio all’Asp Golgi-Redaelli di Milano; martedì mattina al Niguarda e il pomeriggio a Costa Masnaga, nel Lecchese; mercoledì mattina a Sondrio e il pomeriggio a Varese). La prossima settimana toccherà agli Ordini di Pavia, di Bergamo e di Brescia e Mantova, e nel resto d’Italia altri 34 Ordini saranno eletti per poi votare il comitato centrale della Federazione nazionale Fnofi, ora retta da una commissione straordinaria. È l’approdo di un cammino iniziato meno di due anni dopo la nascita di quello che è stato il loro primo Ordine, il "Tsrm e Pstrp" che dal 2018 rappresentava 19 professioni sanitarie. I fisioterapisti, che in Italia sono quasi settantamila, hanno ottenuto di costituire un Ordine proprio. "C’è grande varietà nella nostra professione - spiega Mazzali –. Dal punto di vista contrattuale si va dal pubblico impiego alla libera professione pura passando per privato accreditato, realtà associative, cooperative e imprenditoriali, ma anche nei campi d’applicazione: quando si parla di fisioterapia tutti pensano all’apparato muscolo-scheletrico ma siamo impieganti anche nell’attività respiratoria, cardiologica, neurologica, dell’età evolutiva, geriatrica, sportiva e della prevenzione. Come in altre professioni sanitarie c’è stata una forte evoluzione della formazione: c’è una laurea triennale, ora anche una laurea magistrale e numerosi master".

L’Ordine nasce "per dare un’identità e rappresentare queste diversità che arricchiscono la nostra professione. Avremo un organo istituzionale che ci consentirà di intervenire nei processi normativi, a livello regionale e nazionale, alla pari con le altre professioni sanitarie, e di avere un ruolo più adeguato alla nostra formazione all’interno del servizio sanitario". Mazzali è capolista di "Riuniamoci", una delle tre liste - le altre sono "Fisioterapia e riabilitazione" e "Trasparenza ascolto partecipazione - Tap" – che si presentano per l’Ordine delle otto province, il solo tra i quattro lombardi in cui ci sarà competizione tra più liste. "Ma le elezioni che stanno facendo nascere il nostro Ordine non devono essere un’occasione di scontro – sottolinea il commissario –. Piuttosto un modo per unirci, e l’importante è che partecipino più colleghi possibile, per legittimare una rappresentanza piena in cui tutti si sentano coinvolti".