REDAZIONE MILANO

Omaggio a Puccini attraverso i suoi cinque amori

Domani a Milano, al Teatro Dal Verme, MiTo presenta un viaggio nel Romanticismo pianistico con la Sonata di Chopin eseguita da Diego Petrella e un concerto dell'Orchestra I Pomeriggi Musicali con la violinista Anna Tifu. In programma brani di Roberta Vacca e Korngold.

Domani a Milano, al Teatro Dal Verme, MiTo presenta un viaggio nel Romanticismo pianistico con la Sonata di Chopin eseguita da Diego Petrella e un concerto dell'Orchestra I Pomeriggi Musicali con la violinista Anna Tifu. In programma brani di Roberta Vacca e Korngold.

Domani a Milano, al Teatro Dal Verme, MiTo presenta un viaggio nel Romanticismo pianistico con la Sonata di Chopin eseguita da Diego Petrella e un concerto dell'Orchestra I Pomeriggi Musicali con la violinista Anna Tifu. In programma brani di Roberta Vacca e Korngold.

Domani alle 13 al Teatro Dal Verme, per MiTo, viaggio in Polonia, nel cuore del Romanticismo pianistico, con la “Sonata in si minore op. 58“ di Fryderyk Chopin affidata a Diego Petrella, diplomato con menzione al Conservatorio di Milano, dove è stato allievo di Cristina Frosini e Davide Cabassi. Sempre al Teatro Dal Verme alle ore 20 in programma un concerto dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali diretta da Alessandro Cadario e con la violinista Anna Tifu (nella foto). Impegnati in un brano sinfonico di Roberta Vacca “P24-Cinque fotogrammi per orchestra Omaggio a Giacomo Puccini“ commissionato da MiTo in prima esecuzione e in un classico del concertismo del Novecento, Il “Concerto per violino“ di Korngold. Il brano di Roberta Vacca ruota intorno a cinque oggetti/effetti/affetti a cui Puccini era molto legato e sui quali si basa la divisione della composizione in cinque movimenti: il toscano, la barca, la spingarda, la macchina, le donne. Il brano di Kornogold dedicato ad Alma Mahler e reso celebre da Jascha Heifetz primo esecutore a metà del secolo scorso, è concepito sul modello tardoromantico, con momenti di arduo virtuosismo, di grande brillantezza oppure di suadente cantabilità nella parte del solista, e con una ricca scrittura orchestrale dalla quale trapelano temi e assonanze alle musiche da film nelle quali Korngold aveva trovato impiego dopo il trasferimento dall’Austria agli Stati Uniti.

Grazia Lissi