STEFANIA TOTARO
Cronaca

Omicidio D'Errico, terza perizia psichiatrica: il 36enne che ha ucciso il padre è sano di mente

Nel dicembre 2021 il giovane massacrò a martellate il genitore nella loro casa di Cusano Milanino

Lorenzo D’Errico davanti alla casa dell’omicidio del padre Carmine

Cusano Milanino (Milano), 16 marzo 2023 - Nessun vizio di mente per Lorenzo D'Errico, il 36enne che ha ucciso a martellate nel dicembre 2021 il padre Carmine, 65 anni, pensionato vedovo e malato di un cancro incurabile, nella loro casa a Cusano Milanino e poi ne ha bruciato il cadavere in un capannone dismesso di Cerro Maggiore.

E' la conclusione della perizia psichiatrica in incidente probatorio disposta dal gup del Tribunale di Monza dopo che sono risultate di segno opposto la consulenza fatta eseguire dalla pm della Procura di Monza Franca Macchia e quella dell'esperto nominato dalla difesa del 36enne. La decisione del giudice di sondare lo stato mentale di Lorenzo D'Errico è venuta dopo il lungo interrogatorio del marzo scorso in cui l'uomo ha confessato il delitto, ma ha raccontato che il movente dell'omicidio non è, come ipotizzato, l'eredità ma il rapporto teso col genitore che ha spezzato l’equilibrio già precario della loro convivenza a causa di presunti maltrattamenti subìti dal 36enne sin dalla sua infanzia.  Aspetti che sono emersi nella terza perizia psichiatrica ma che nulla hanno a che fare, secondo il perito, con un'incapacità, anche parziale, di intendere e di volere dell'imputato al momento del fatto.

Lorenzo D'Errico, ancora detenuto in carcere, si era rivolto alla trasmissione ‘Chi l’ha visto?’ raccontando della scomparsa del padre ma la sua versione non era stata ritenuta credibile dai carabinieri, che a febbraio 2022 lo avevano sottoposto a fermo per omicidio volontario aggravato e distruzione di cadavere dopo che il 21 gennaio, nell’ex Brenta di Cerro, era stato scoperto un corpo semicarbonizzato da alcuni ragazzi entrati per girare un video.