Milano, 7 marzo 2024 – Nuova udienza, in Tribunale a Milano, del processo ad Alessandro Impagnatiello per l’omicidio dell’ex compagna Giulia Tramontano, uccisa al settimo mese di gravidanza con 37 coltellate, lo scorso 27 maggio, a Senago, nel Milanese.
Oggi, in aula per testimoniare davanti ai giudici della Corte d’Assise di Milano è attesa Allegra C., la ragazza italo-inglese con cui Impagnatiello ha portato avanti una relazione parallela a quella con Tramontano. Sarà protetta da un paravento: ha chiesto di non essere visibile. Chiamate a deporre anche la sorella e la madre della ragazza uccisa, così come la madre e il fratello di Impagnatiello. Il processo si è aperto lo scorso 18 gennaio.
La famiglia Tramontano chiede l'ergastolo per il barman. E lo ha ribadito anche stamattina, in alcune storie su Instagram.
Chiara, la sorella di Giulia, sul suo profilo Instagram ha ripreso un post della vittima, scritto il 20 marzo 2019. La 29enne diceva: “L’uomo potrà sfuggire alla giustizia umana ma non a quella divina”. Accanto, il pensiero di Chiara: “Davanti alla corte, la verità si svelerà col tempo, per Giulia, per te, la giustizia trionferà. Non temere, la tua voce risuonerà forte, affinché il mondo sappia: l’amore non muore mai. Lotta con fierezza, non arrenderti mai, Giulia, perché vivrai per sempre”.
Lo stesso ha fatto la mamma, Loredana Femiano, che ha aggiunto la frase: “E’ il momento di cambiare le cose, oggi in aula combatteremo per te”.