NICOLA PALMA
Cronaca

L’omicidio di Jhoanna, ecco il video che incastra il suo compagno: esce di casa trascinando un borsone pesante

Nel video, che mostra le immagini riprese da una telecamera di sorveglianza di piazza dei Daini a Milano, si vedono anche gli ultimi momenti in vita della donna

Milano, 10 febbraio 2025 – Sono le 18.44 del 24 gennaio: la telecamera che riprende il cortile interno del complesso residenziale di piazza dei Daini 4/2 riprende il ritorno a casa di Jhoanna Nataly Quintanilla Valle. La donna è al telefono, come si evince nelle immagini dell'occhio elettronico acquisite dai militari del Nucleo investigativo nell'indagine sull'omicidio della babysitter quarantenne originaria di El Salvador: Jhoanna si intratterrà per sette minuti al telefono, per poi rientrare nel monolocale al piano terra. È l'ultima immagine in vita della donna: in casa ad attenderla c'è il compagno quarantottenne Pablo Heriberto Gonzalez Rivas, che qualche ora dopo la ucciderà, nella sua versione spezzandole il collo durante un gioco erotico finito male.

Il secondo frame

Nel video, si vede anche altro: il momento in cui Rivas esce di casa in piena notte. Sono quasi le 2: Jhoanna è già morta. Rivas torna poco dopo con un borsone da palestra: lo porta a tracolla, è vuoto. Un'ora dopo, il quarantottenne esce nuovamente dall'abitazione e si dirige verso i box: poco dopo, la Fiat Punto grigia viene parcheggiata in fondo alla rampa, a pochi metri dall'ingresso del monolocale. L'uomo entra in casa ed esce dopo pochi secondi trascinando lo stesso borsone con le rotelle: stavolta è molto più pesante, Rivas fa anche una breve sosta prima di arrivare alla macchina, aprire la portiera posteriore sinistra per caricare il borsone sui sedili posteriori.

All'interno, nell'ipotesi della Procura e degli specialisti della Omicidi di via Moscova guidati dal colonnello Antonio Coppola e dal tenente colonnello Fabio Rugino, c'è il corpo della quarantenne. Rivas sale in macchina, fa inversione e risale la corsia dei box. Passeranno altre 18 ore prima che l'uomo riprenda la Fiat Punto per sbarazzarsi del cadavere, gettato in un fosso tra Cassano d'Adda e Treviglio.

Le ricerche

Il borsone non è stato ancora trovato, anche perché l'uomo ha fornito indicazioni poco precise nel corso dell'interrogatorio davanti al gip Anna Calabi.

Nelle ultime ore, ai carabinieri si sono uniti nelle ricerche anche i vigili del fuoco del Nucleo aeromobili a pilotaggio remoto (Sapr) del Comando provinciale di Milano: gli specialisti di via Messina stanno utilizzando i droni per cercare di individuare il corpo di Jhonna nella zona indicata dall'assassino e individuata dagli investigatori grazie al tracciato dei tabulati telefonici e ai dati immagazzinati dal sistema nazionale contatarghe.