
Omicidio Mormile, l’altra verità: "Rapporti tra ’ndrangheta e servizi. Eliminato perché sapeva troppo"
di Andrea Gianni MILANO La "verità" di Nino Cuzzola e di altri collaboratori di giustizia, secondo i quali Umberto Mormile fu ucciso perché a conoscenza dei rapporti fra ’ndrangheta e servizi segreti, "nella sua lineare coerenza" è "forse quella, tra le varie prospettabili e prospettate" più "in linea" con "i dati". L’esecuzione del 34enne educatore del carcere di Opera, avvicinato l’11 aprile del 1990 da due uomini in moto e crivellato da sei colpi di pistola nelle campagne di Carpiano, mentre andava al lavoro, si può oggi "ricontestualizzare" alla "luce di un’altra ‘verità’", all’interno di uno "oscuro, ma verosimilmente ormai disvelato, intreccio...