NICOLA PALMA
Cronaca

Omicidio Salvaggio a Buccinasco, svolta nelle indagini: arrestato a Catania l’autista del killer di “Dum Dum”

Milano, a quasi due anni dall'uccisione del broker della droga, i carabinieri hanno identificato un 45enne accusato di aver aiutato la fuga di uno dei due assassini

Milano, 10 ottobre 2023 –  Ucciso forse per una vendetta, ma non certamente per i suoi legami con la 'ndrangheta. La mattina dell'11 ottobre 2021, i killer sul T-Max avevano affiancato la bicicletta di Paolo Salvaggio in via della Costituzione a Buccinasco: conoscevano benissimo le sue abitudini e sapevano che a quell'ora l'uomo era solito percorrere alcune centinaia di metri in bici per raggiungere il bar gelateria di piazzetta San Biagio. Poi uno dei due aveva fatto fuoco con una semiautomatica, colpendo il sessantenne per tre volte a testa, volto e spalla. Lo scooterone nero era ripartito a tutta velocità verso Milano, lasciando Salvaggio a terra: l'uomo, soccorso in arresto cardiocircolatorio, era morto subito dopo il ricovero all'Humanitas di Rozzano.

La svolta in Sicilia

A quasi due anni dall'omicidio del broker della droga, che era ai domiciliari a casa della ex moglie per scontare una condanna con fine pena 2031 e che era autorizzato a uscire dall'abitazione solo tra le 10 e le 12, ecco la prima svolta nelle indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di via Moscova, coordinati dai magistrati della Dda: i militari hanno arrestato all'alba a Catania un uomo coinvolto nell'assassinio, non direttamente coinvolto nell'azione di fuoco ma nelle fasi organizzative immediatamente precedenti all'agguato.

Chi è l’arrestato

L'arrestato Benedetto Marino, 45 anni, è accusato di aver aiutato la fuga di uno dei due killer, attendendolo a bordo di una Peugeot 3008 in via San Giusto sin dalle 9.50; nello stesso punto, quella mattina fu abbandonato lo scooter Yamaha Xmax usato dagli autori materiali. Per aggirare le indagini, gli assassini hanno usato una targa "clonata", presa da un modello di cilindrata superiore parcheggiato a Carugate, sovrapponendola a quella dello scooter rubato tre mesi prima in via De Cristoforis, a due passi da corso Como. I tre proiettili calibro 7,65 repertati dai carabinieri e analizzati dagli specialisti del Ris hanno colpito Salvaggio al torace e sotto l'occhio destro.

Il profilo criminale di Salvaggio

"Dum Dum", questo era il suo soprannome ispirato a un tipo particolare di proiettili a espansione, era originario di Pietraperzia, in provincia di Enna, e aveva commesso il primo reato, un furto, a 15 anni. Inizio di un'escalation che la notte di San Silvestro del 1977 aveva vissuto un primo clamoroso picco di violenza: il sedicenne Salvaggio aveva freddato l'ex pugile quarantasettenne Nereo De Pol, buttafuori del night club 04 di Bereguardo, dopo una lite per un conto non pagato nel locale; con lui c'era pure un membro della banda Vallanzasca. Preso una quindicina di giorni dopo dai carabinieri, era evaso quasi subito dal Beccaria con due minorenni accusati di rapina per poi essere riacciuffato altrettanto rapidamente dalla polizia. Condannato a 6 anni e 3 mesi, appena uscito aveva iniziato con le rapine in banca.

La droga e l'inchiesta

Poi era passato agli stupefacenti: secondo le indagini che nel 2009 portarono alla maxi operazione Parco Sud, Salvaggio, legato al clan Papalia, trafficava grandi quantitativi di cocaina, potendo far leva su contatti su vari fronti (dal Sudamerica all'ex Jugoslavia). Nel 2018 era uscito dal carcere per scontare il resto della pena ai domiciliari: era gravemente malato. I legami con la criminalità organizzata avevano fatto subito pensare a un possibile delitto connesso a contrasti tra clan, ma le indagini dell'Antimafia lo avrebbero escluso. Ora l'inchiesta proseguirà per arrivare agli autori materiali.