Omicidio Giulia Tramontano, allo psichiatra Pietro Ciliberti e al medico legale Gabriele Rocca la perizia su Impagnatiello

Dovranno decidere se fosse “capace di intendere e volere”. Il 20 ottobre i risultati della perizia dei periti della Corte

TRAMONTANO

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Milano, 27 giugno 2024 - Saranno lo psichiatra forense Pietro Ciliberti e al medico legale Gabriele Rocca ad accertare se Alessandro Impagnatiello "fosse capace di intendere e di volere", quando uccise la compagna incinta di 7 mesi GiuliaTramontano, e la sua eventuale "pericolosità sociale". La Corte d'assise di Milano ha affidato a loro la perizia. La procura ha nominato come consulente la psichiatra forense Ilaria Rossetti, mentre l'avvocato di parte civile Giovanni Cacciapuoti ha incaricato gli psichiatri Salvatore De Feo e Diana Galletta. I difensori Giulia Geradini e Samanta Barbaglia avevano depositato nelle scorse settimane una consulenza secondo la quale Impagnatiello, che ha ucciso Giulia con 37 coltellate nella loro abitazione a Senago, nel Milanese, soffrirebbe di un “disturbo della personalità di tipo paranoide” con “tratti narcisistici”.

I tempi della perizia

I due professionisti che inizieranno le loro attività il prossimo 11 luglio hanno chiesto 90 giorni per depositare la loro relazione finale. Sia la Procura sia le parte civili hanno nominato i rispettivi consulenti. Il 20 ottobre si svolgerà l'udienza con il loro esame, mentre il 28 e il 4 novembre ci saranno le udienze dedicate alla discussione. In quest'ultima data dovrebbe arrivare anche la sentenza.

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Il dolore di mamma Loredana

Intanto continua il pellegrinaggio nel dolore e nel ricordo della famiglia di Giulia Tramontano.

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"Cara Giulia, finalmente ho riportato tutto ciò che era tuo a casa. Ho pianto, mi sono disperata, distrutta, devastata. Ho annusato ogni singola tua cosa. Da ieri sera sento il tuo odore ovunque, vedo finalmente le cose come se fossi tornata a casa. Ho un dolore immenso. Mi lacera, mi toglie il fiato. Mi squarcia il cuore, quello che resta". Lo ha scritto la mamma di Giulia, Loredana Femiano, in una storia su Instagram in cui pubblica foto di oggetti della figlia. Dalle ultime udienze è stato disposto il dissequestro della casa dove la ragazza viveva con Alessandro Impagnatiello accusato di averla uccisa.

Il tempio del ricordo

"Ho le tue cose ora qui - aggiunge Loredana - sento il tuo odore in tutta la casa, ma tu? Giulia mia, vita mia, senza di te non sono più niente", prosegue la madre. Nelle immagini ci sono anche cose che erano state preparate per il bimbo che aspettava la ragazza, come una magliettina con su scritto il nome scelto: Thiago. Ci sono un peluche e un quadro raffigurante la ragazza.