REDAZIONE MILANO

Omicidio del vicebrigadiere Custra, Raffaele Ventura libero di tornare in Italia: pena estinta

L’ex terrorista vive da decenni anni in Francia che ne ha sempre negato l’estradizione. Era stato condannato a 14 anni per concorso morale nell’assassinio avvenuto a Milano nel ‘77

A sinistra Mario Ferrandi durante la sparatoria di via De Amicis nel 1977. A destra Raffaele Ventura, in tribunale a Parigi nel marzo 2001

Milano, 21 novembre 2024 - Raffaele Ventura, che vive in Francia da oltre 40 anni,  è libero di tornare in Italia: è stata infatti dichiarata estinta per “decorso del tempo” la pena dell’ ex delle Formazioni Comuniste Combattenti, condannato per concorso morale nell'omicidio del '77 del vicebrigadiere Antonio Custra a Milano. 

Il 75enne era stato condannato per l'omicidio di Custra come concorrente «morale», mentre l'autore materiale era stato Mario Ferrandi. Di quella manifestazione della sinistra  extraparlamentare rimase iconica per gli anni di piombo anche la foto di un giovane che a braccia tese impugnava una pistola.

Il 75enne era uno dei 10 ex terroristi che con l'operazione “Ombre rosse” del 2021 avrebbero dovuto rientrare in Italia dalla Francia per scontare le condanne, ma i giudici francesi negarono le estradizioni.

Parigi, Raffaele Ventura, Autonomia Operaia, con il suo avvocato (Ansa)
Parigi, Raffaele Ventura, Autonomia Operaia, con il suo avvocato (Ansa)

L'estinzione della pena è stata decisa dalla Corte d'Assise d'appello su richiesta dell'avvocato Davide Steccanella, col parere favorevole della Procura generale.

Approfondisci:

Quel 14 maggio ’77 quando i ragazzi sparavano per le strade

Quel 14 maggio ’77 quando i ragazzi sparavano per le strade

Il perché

Ventura ora potrà tornare in Italia dalla Francia, dato che è decaduto anche l'ordine di carcerazione connesso alla condanna. Come si legge nel provvedimento della prima Corte d'Assise d'appello di Milano (giudici togati Caputo-Anelli), il difensore nell'istanza aveva premesso che Ventura “era stato condannato” con sentenza divenuta definitiva nel '96 a 22 anni e 8 mesi di reclusione per l'omicidio e per altri reati “posti in continuazione”. Nel giugno del 2021, poi, sempre i giudici milanesi avevano dichiarato “estinte” per “decorso del tempo senza che i provvedimenti di condanna” fossero “stati eseguiti, tutte le pene inflitte al Ventura salvo quella base” di 14 anni per l'omicidio Custra.

Gli scontri nel 1977 in via  De Amicis dove fu ucciso Antonino Custra
Gli scontri nel 1977 in via De Amicis dove fu ucciso Antonino Custra

Il meccanismo

La Corte milanese spiega che, come da istanza del difensore, “allo stato risulta integrato il presupposto temporale per l'estinzione anche della detta pena residua”, ossia quei 14 anni. È estinta “in applicazione dell'articolo 172 codice penale”, secondo cui la pena della reclusione 'si estingue col decorso di un tempo pari al doppio della pena inflitta e, in ogni caso, non superiore a trenta e non inferiore a dieci anni, tempo che decorre dal passaggio in giudicato della sentenza”. Sentenza passata in giudicato nel '96 appunto e, dunque, sono trascorsi ora 28 anni, il doppio della pena di 14 che era stata inflitta.

L’avvocato Davide Steccanella

Approfondisci:

Pietrostefani e gli altri, la Francia nega l’estradizione. Ecco i terroristi rossi in Lombardia

Pietrostefani e gli altri, la Francia nega l’estradizione. Ecco i terroristi rossi in Lombardia

“Dieci in Francia braccati sono diventati nove. Ventura condannato per la sparatoria di via de Amicis a Milano del 14 maggio 1977 (quella della celebre foto) riparato in Francia dal 1981 ... ora potrà ritornare”. È il commento dell'avvocato Davide Steccanella, legale di Raffaele Ventura.

Francia e Ombre Rosse

La sentenza di estinzione della pena è stata depositata lo scorso 31 ottobre e poi il legale ha anche atteso che venisse formalmente dichiarato decaduto l'ordine di carcerazione che pendeva su Ventura. Nell'istanza alla Corte milanese il legale aveva ricordato come “il 28 aprile 2021, con un'operazione ad ampio risalto mediatico definita Ombre rosse” erano stati eseguiti in Francia mandati d'arresto europeo nei confronti di dieci ex terroristi e Ventura, però, si era presentato spontaneamente il giorno dopo alle autorità francesi, in attesa di decisione sull'estradizione. Ed era rimasto sempre libero. Il 29 giugno 2022, poi, era arrivato il provvedimento dei giudici di Parigi “con parere sfavorevole all'estradizione per violazione” della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. E il 28 marzo 2023 la Corte di Cassazione francese aveva bocciato il ricorso della Procura generale, negando così definitivamente l'estradizione per tutti e dieci i condannati riparati in Francia. Il legale ha anche evidenziato nell'istanza come non ci fu alcuna scarcerazione, perché Ventura era sempre rimasto libero in attesa della sentenza dei giudici francesi e gli era stato soltanto tolto il passaporto. E ha messo nero su bianco che la pena che doveva scontare si è estinta per il decorso dei 28 anni previsti il «27 settembre» di quest'anno. Oggi la sostituta pg di Milano Rossana Penna ha disposto anche la revoca del mandato d'arresto europeo che pendeva su Ventura.