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Omicidio La Rosa, la difesa: "La moglie di Rullo sapeva del delitto"

Sostenendo questa tesi gli avvocati chiedono le attenuanti per Raffaele

Raffaele Rullo e Antonietta Biancarello

Milano, 15 aprile 2019 - C'è il «dubbio fondato che Valentina Angotti», la moglie di Raffaele Rullo, «sapesse tutto» dell'omicidio di Andrea La Rosa, l'ex calciatore del Brugherio calcio che sarebbe stato ucciso dallo stesso Rullo e da sua madre Antonietta Biancaniello e poi ritrovato in un fusto di benzina nel bagagliaio dell'auto della donna, nel dicembre 2017. È un passaggio dell'arringa di oggi in aula, davanti alla Corte d'Assise di Milano, dell'avvocato Ermanno Gorpia, che ha puntato a dimostrare che Angotti avrebbe «manipolato» suo marito e che quindi, in caso di condanna, Rullo merita le attenuanti generiche equivalenti con le aggravanti.

L'avvocato ha chiesto alla Corte di riaprire l'istruttoria dibattimentale, disponendo una perizia psichiatrica sugli imputati. La decisione se accogliere l'istanza o entrare in camera di consiglio per il verdetto è attesa per il prossimo 13 maggio. Valentina Angotti non è mai stata indagata per il delitto dell'ex calciatore ed è parte civile contro madre e figlio accusati anche del suo tentato omicidio, avvenuto il 5 ottobre 2017. Accusa, quest'ultima, su cui ci sono «dubbi enormi» secondo Gorpia e per la quale chiede l'assoluzione di Rullo.

Il legale ha sostenuto che la donna, un'infermiera, era una figura «dominante» nel rapporto con suo marito Raffaele Rullo, che invece «pende dalle sue labbra». «Nelle intercettazioni - ha sottolineato l'avvocato - lei dice 3 bestemmie in dieci minuti, mentre quello che oggi chiamiamo 'mostrò, ovvero Rullo, le risponde con l'espressione caspiterina». E ancora: «Prima dell'incontro con La Rosa fanno insieme dei sopralluoghi perché questo avvenisse in luoghi dove non c'erano telecamere. Inoltre Angotti era insieme a suo marito quando ha acquistato la motosega pochi giorni prima del delitto.

Quando Rullo torna a casa con 7000 euro che gli aveva dato La Rosa, non si chiede da dove provengono quei soldi?». E ancora: «In questa vicenda ci sono tre figure: quella che pensa, che è Valentina Angotti, quello che è riluttante, che è Raffaele Rullo, e quella che farebbe qualsiasi cosa per il bene della famiglia, ovvero Antonietta Biancaniello». «Se follia c'è stata - ha detto Gorpia - è stata follia di gruppo».