Opera (Milano), 8 agosto 2023 – Si è tolto la vita impiccandosi in cella, nel carcere di Opera, un detenuto 56enne, che era recluso da due mesi per scontare una condanna definitiva per bancarotta.
Il gesto, a quanto si apprende, sarebbe legato a problemi personali. Si tratta del terzo suicidio nelle carceri milanesi che arriva nel giro di pochi giorni, dopo quello di due detenuti a San Vittore. "In questo periodo siamo in forza minima – spiega Donato Capece, segretario generale del Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria - perché i colleghi hanno anche loro diritto a un periodo di riposo. Come Sappe chiediamo ulteriormente di emettere provvedimenti deflattivi del carcere. I detenuti che hanno una pena minima da scontare devono essere affidati a servizi esterni, sia domiciliari sia servizi di pubblica utilità. Non possiamo avere quasi 58mila detenuti con un incremento di 2.500 persone all'anno che entrano nelle carceri italiane". Secondo Capece occorre poi potenziare l'organico: "Siamo sotto di 5mila unità per il servizio di controllo e vigilanza - lamenta -. Occorre fornire ai poliziotti tecnologia a supporto alla sicurezza, solo così possiamo fare molta più prevenzione".