MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Opera, alle elezioni comunali il centrosinistra correrà senza il Partito democratico

Alleanza Verdi e Sinistra, Movimento 5 Stelle e realtà civiche rompono con i Dem. Dalla prima crisi del 21 aprile 2024 che ha portato alle dimissioni della sindaca Barbara Barbieri la definitiva rottura

Il sindaco di Opera Barbara Barbieri

Il sindaco di Opera Barbara Barbieri

Opera, 26 marzo 2025 – "Operattiva presenterà la sua lista per le prossime elezioni." A comunicarlo è Matteo Armelloni, portavoce di Operattiva, la lista formata da Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 Stelle e realtà civiche: un progetto politico che riunisce le forze del centrosinistra operese, escludendo il Partito Democratico. "Nonostante gli attacchi del Partito Democratico, che da mesi sembra più interessato a colpire noi che a costruire un’alternativa politica ed elettorale credibile, avevamo accolto l’invito dell’Arci Punto e Linea a discutere un possibile percorso comune. Un tentativo ambizioso e doveroso, che però si è rivelato presto impraticabile". Operattiva è composta da quelle forze politiche e civiche che, con responsabilità, hanno posto fine all’esperienza fallimentare della giunta Barbieri: Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 Stelle e realtà civiche. Inizialmente nata per garantire alla giunta Barbieri un sostegno esterno, di fronte a scelte politiche inaccettabili – spesso condivise anche dal PD –. Operattiva ne ha determinato la caduta, grazie alle dimissioni compatte di tutti e sei i suoi consiglieri.

L’attacco

“Noi siamo e restiamo un progetto politico di centrosinistra, fatto da persone di centrosinistra e sostenuto da partiti di centrosinistra", ribadisce Armelloni. "Abbiamo dimostrato serietà e coerenza: prima interrompendo un’amministrazione dannosa, ora proponendo un’alternativa concreta.

I problemi veri della città non sono né i piccioni né le panchine, come ha sostenuto il centrodestra di Fusco per tre anni, ma la carenza di medici di base, la necessità di riaprire l’ex ASL, il trasporto pubblico inefficiente e una manutenzione comunale inesistente.

La scuola e i suoi servizi – uno tra tutti il servizio mensa, che va ripensato anche rivedendone le aliquote – così come gli impianti sportivi del territorio, devono tornare a essere fondamentali per la vita di Opera e al centro dell’attenzione dell’amministrazione”.

Obiettivi

"La nostra amministrazione metterà al centro del proprio operato le nuove fragilità economiche, psicologiche e ambientali, trascurate sia dalla logica di potere della destra sia da quella speculare del PD operese. Il nostro obiettivo è costruire un centrosinistra nuovo, lontano dalle vecchie logiche dei 'soliti noti' della politica locale. Le ultime vicende politiche comunali hanno già dimostrato ampiamente che non siamo legati alle poltrone, ma esclusivamente agli interessi della collettività”.

Le dimissioni

La prima frattura si era palesata il 29 aprile 2024, quando si dimisero gli assessori e nacque il gruppo consiliare Operattiva, composto da sei consiglieri che annunciarono il loro appoggio esterno alla maggioranza della sindaca Barbara Barbieri, a patto che ci fosse un cambio di marcia nell’azione amministrativa.

Tuttavia, dopo sei mesi senza alcun cambiamento e senza l’attuazione di alcun punto del programma elettorale, i consiglieri decisero di dimettersi in blocco. Chi avrebbe dovuto subentrare rifiutò l’incarico, costringendo così la sindaca alle dimissioni.