Opera (Milano) - Nominato il commissario per Opera: è il viceprefetto Donatella Cera, che prenderà in mano la gestione della città e la traghetterà fino alle prossime elezioni amministrative. Dopo l’arresto del sindaco Antonino Nucera, accusato di corruzione, e le conseguenti dimissioni il prefetto di Milano, Renato Saccone ha sospeso il consiglio comunale e deciso il nome del nuovo commissario prefettizio che prenderà servizio già nei prossimi giorni. In supporto al viceprefetto è stata nominata come sub commissario Rita Di Donna.
Dopo il terremoto politico seguito agli arresti nell’ambito dell’operazione "Feudum", che ha visto finire ai domiciliari anche il responsabile dell’ufficio tecnico e i titolari di alcune aziende edili, le attività istituzionali sono andate avanti sotto la guida dal vicesindaco che solo pochi giorni ha approvato in giunta il conto consuntivo. Una scelta che aveva sollevato forti proteste da parte dei tre gruppi di opposizione (Insieme per Opera, Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle) che erano tornati a chiedere dimissioni immediate di tutti i componenti.
"A poche ore dal subentro del commissario la Giunta si è assunta la responsabilità politica e amministrativa delle spese effettuate dall’ente nel 2020, bontà loro. Faccio sommessamente notare che fra i decantati conti in ordine ci sarebbero spese effettuate dall’ente che per la Procura non siano propriamente lineari e che proprio grazie a quelle si sarebbe ristrutturato un appartamento in modo illecito - commenta Pino Pozzoli, consigliere di FdI -. Per questo abbiamo chiesto le dimissioni ma ora il consiglio comunale è sciolto. Ci sono persone ai domiciliari per questo motivo tra cui il sindaco, il capo settore dell’ufficio tecnico e i proprietari delle aziende pagate dal comune proprio nel 2020. Soltanto la Marino Costruzioni nel 2020 riceve pagamenti per oltre 265mila euro e alla Veria si affidano lavori per circa 35mila euro, senza bando alcuno. Dato che il consuntivo non potrà essere approvato dal consiglio comunale come legge vorrebbe, non comprendo l’utilità del gesto se non quella di vantare un avanzo di amministrazione. Magra consolazione rispetto a quanto emerso".