Opera, 11 ottobre 2024 - Dopo una lunga crisi iniziata a gennaio la sindaca Barbara Barbrieri costretta alle dimisioni. "Nonostante la volontà di rilanciare le molte attività e opere di cui questa città ha necessità, a seguito delle dimissioni del 25 settembre di una quota significativa della maggioranza e dell'impossibilità di ricostituire il Consiglio Comunale, ci siamo visti costretti a inviare le nostre dimissioni per il bene di Opera." Queste le prime parole della sindaca di Opera Barbara Barbieri nell'annunciare le sue dimissioni e quelle della sua squadra: Luca Cartellio, Laura De Biasio, Emilio Guastamacchia, Paolo Piffer, Vanna Ravazzoli, Marinella Setti e Alessandro Virgilio. Da oggi il Consiglio comunale è da considerarsi sciolto. La fase successiva è demandata dalla legge alla Prefettura.
“Si conclude oggi il percorso iniziato il 5 ottobre 2021 con la mia elezione a Sindaca di Opera; sono stati tre anni emozionanti, faticosi, a tratti difficili ma anche ricchi di affetto e soddisfazione personale e professionale. Per questo ringrazio le tante cittadine e i tanti cittadini che mi hanno espresso sempre stima e amicizia, e così pure i miei colleghi di Giunta e Maggioranza, i collaboratori più stretti, i dipendenti del Comune. - spiega la sindaca Barbieri - Una riflessione politica e umana però è doverosa: il mio mandato si conclude prima del suo naturale compimento e le concause sono note; in primis le dimissioni del Gruppo consiliare OperAttiva che, dopo essersi costituito a parole quale forza a sostegno della mia Giunta, ha deciso di rassegnare le dimissioni rendendo così impossibile il prosieguo dell’Amministrazione. Un gruppo formato da quattro consiglieri civici e due consiglieri di Sinistra Italiana eletti nella lista Futura: sei rappresentanti della sinistra operese che, con il loro comportamento, hanno decretato la fine del governo di centrosinistra".