
di Simona Ballatore
Primo giorno di orali. Tra le primissime scuole a rompere il ghiaccio c’è l’istituto professionale Cavalieri. Per molte classi l’ultima fase della maturità entrerà nel vivo solo oggi, dopo la “prova del nove“ delle correzioni. Perché tra decimi, quindicesimi, mezzi punti (spuntati per la prima volta) e griglie, l’incubo comune delle commissioni è quello di inciampare in qualche errore. Con ricorso in agguato.
Il calendario si fa fitto, soprattutto nelle scuole in cui ci sono presidenti col doppio delle classi, come al Tenca - dove gli esami finiranno dopo metà luglio e al Vittorio Veneto dove per evitare di arrivare alla fine del mese si è optato per un turno doppio (10 alunni al giorno anziché 5). Si porta avanti il Cavalieri. "Quest’anno la prima prova vale 20, la seconda 10 e la terza 25, più il credito di partenza – ricorda Domenico Squillace, presidente di una delle commissioni e preside del liceo Volta – non ha senso avere tre prove con pesi così diversi. Ed è penalizzante soprattutto per i tecnici e i professionali, dove magari ci sono alunni che non spiccano nei temi ma sono fortissimi nelle materie di indirizzo e ci sono tanti studenti di seconda generazione". "La difficoltà di questi due anni di Covid si sente in questa maturità, ma i ragazzi ci hanno sorpreso – commenta il prof Fernando Ferrara – . Alcuni di loro stavano per abbandonare, le assenze non sono mancate, ma siamo riusciti a portarli fin qui". E anche oltre. Hanno scelto il professionali per essere pronti al mondo del lavoro e adesso che son quasi maturi non hanno intenzione di chiudere i libri.
"Centrale nella loro maturità è anche il percorso di Pcto (ex alternanza scuola-lavoro) – ricorda la professoressa di Matematica Ketty Malva –. E credo faccia loro bene il ritorno degli scritti, a partire da quello di italiano: la scuola li deve preparare alla società". Fabio Karbou, 20 anni, è stato il primo del primo giorno nella sua classe: "Ero un po’ in ansia – racconta –, anche perché non sapevo cosa aspettarmi. Ma ero preparato ed è andata bene. Mi hanno fatto partire da una foto del monumento dei caduti e ho collegato quasi tutte le materie. Voglio andare avanti: negli ultimi mesi mi sono appassionato di Diritto, non escludo Giurisprudenza o Economia". Stefano Lupulescu si è trovato meglio con gli scritti: "Perché hai il tempo di rivedere tutto senza il rischio di perdere una parola, ho scelto la traccia su Musicofilia – dice –. All’orale sono partito da una tabella dei “poors“, dal rischio di impresa, e sono soddisfatto. Anch’io mi iscriverò all’università ma penso a una facoltà legata allo sport". Esce soddisfatta Angel Del Rosario: "Dalla crisi del ’29 sono riuscita a collegarmi con tutte le materie – racconta –. Sono due giorni che piango per l’ansia, meglio essere il primo giorno. Avevo cominciato con il Turistico, al Besta, i miei genitori non credevano tanto nel decollo del turismo a maggior ragione dopo il Covid. Più sicuro il commerciale e, col senno di poi, mi è piaciuto. Continuerò con Economia". Dopo di lei tocca a Francesca Leporati che parte dalla Belle Époque e collega tutte le materie, tocca Verga, Darwin arriva a parlare di infortuni sul lavoro e anche di cinema con Invictus. La fermano i prof dopo un’ora abbondante. Si commuove sapendosi “matura“: "Tornando indietro rifarei la stessa scuola – confessa – sono arrivata qui perché alle medie non sapevo cosa fare, era una via di mezzo che mi avrebbe permesso di trovare subito lavoro o di andare all’università. Sono cresciuta e so cosa voglio: studierò Economia alla Statale".