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Orari limitati per le sale slot, il Tar dice no. Palazzo Marino: "Ricorso al Consiglio di Stato"

Il tribunale ha accolto il ricorso presentato dalla Azzurro Gaming contro l'ordinanza emanata dal Comune di Milano, che limitava l'apertura delle sale giochi dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23

Un giocatore su una slot machine (foto di repertorio)

Milano, 29 ottobre 2014 - Orari limitati per le sale slot, il Tribunale dice no. Lo ha deciso il Tar della Lombardia, che ha accolto il ricorso presentato dalla Azzurro Gaming contro l'ordinanza del Comune di Milano che limita l'orario per le sale giochi, decidendo la sospensiva del provvedimento e fissando la discussione in camera di consiglio per il 19 novembre.

L'ordinanza del sindaco del 15 ottobre 2014 sulla 'disciplina comunale degli orari di esercizio delle sale giochi autorizzate e degli orari di funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro installati negli esercizi autorizzati' limitava gli orari delle 'macchinette' dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23. Per i giudici amministrativi, ''il ricorso pare allo stato fondato, non essendo gli interessi pubblici indicati nella motivazione dell'impugnata ordinanza'' riconducibili a quelli di sicurezza, libertà, dignità umana, utilità sociale e salute.''Si configurano gli estremi del grave pregiudizio indotto dalla disattivazione degli apparecchi d'intrattenimento - scrivono i magistrati - in funzione nell'agenzia di scommesse gestita dalla ricorrente''. Per questo motivo, la prima sezione del Tar lombardo ha accolto nel suo decreto la domanda cautelare.

Il Comune di Milano si appellerà al Consiglio di Stato per ribaltare la sentenza del Tar della Lombardia. L’ordinanza del Comune di Milano, entrata in vigore il 16 ottobre corso, aveva introdotto limiti di orario per l’attività di sale gioco e scommesse e per le slot installate nei locali pubblici, come provvedimento contro il gioco d’azzardo. L’obiettivo era quello di "ridurre la possibilità di accedervi, con particolare attenzione agli orari di uscita dalle scuole e al tempo libero delle fasce più fragili della cittadinanza, in primo luogo giovani e anziani". Stesse limitazioni orarie sono per il funzionamento degli apparecchi per il gioco presenti anche in tabaccherie, ricevitorie del lotto, bar, ristoranti, alberghi.