
Oratorio San Nicolao della Flue
Milano, 25 stetembre 2019 - «Oggi l’oratorio resterà chiuso». L’avviso è comparso ieri al cancello (e sulla pagina Facebook) dell’oratorio San Nicolao della Flue di via Dalmazia 11, quartiere Forlanini, un luogo che «non condivide l’illegalità e la prepotenza e si trova in disaccordo con quanti la seminano e la insegnano ai più piccoli», si legge. Un messaggio chiaro. «Una decisione dettata da una situazione diventata fuori controllo», spiegano alcuni parrocchiani. Il problema? «Un gruppo di adolescenti tra i 14 e i 16 anni che si comportano da bulli e piccoli criminali. Spavaldi, girano a torso nudo, bestemmiano, fumano canne, si permettono di rispondere male a suore e sacerdoti e di vandalizzare gli spazi. A volte fumano canne sui gradini della chiesa durante le funzioni. Temiamo ci sia pure un giro di spaccio. I problemi sono anche nelle strade limitrofe: alcuni girano con il coltello in tasca e pretendono soldi dai più piccoli. Da un ragazzino si sono fatti consegnare il cellulare», è lo sfogo. Episodi riferiti da più di una persona in questa zona alla periferia sud est. Un quartiere difficile, a pochi passi dalle Case bianche di via Salomone.
Una mamma rivela: «Mia figlia ha 11 anni, purtroppo quest’anno non frequenterà l’oratorio. Ho preso questa decisione e mi dispiace, perché sia gli educatori e sia i sacerdoti sono molto bravi e organizzano attività valide. Peccato che l’ambiente sia pessimo a causa di questi ragazzi che spadroneggiano. La situazione è peggiorata negli ultimi due anni». Il parroco, don Bortolo Uberti, parla di «tensioni, screzi che hanno danneggiato un clima sereno», senza scendere nei dettagli. Preferisce piuttosto pensare a come rimediare, chiamando a raccolta gli adulti: «Serve una maggiore presenza, voglio coinvolgere i genitori», dice. Per questo martedì primo ottobre alle 21 ci sarà un’assemblea «per tutti gli adulti - si legge in un secondo avviso - interessati a costruire corresponsabilità e collaborazione a San Nicolao».
Il sacerdote vede la chiusura dell’oratorio come necessaria per avere la svolta: «L’oratorio rimane chiuso come segno forte, è tempo di essere uniti per realizzare un oratorio ancora più bello nell’accoglienza e nel rispetto delle regole». Basterà? «È triste - sottolinea Oscar Strano (Forza Italia), presidente del Consiglio di Municipio 4, cresciuto nel quartiere - vedere costretto un parroco a chiudere i cancelli dell’oratorio perché un gruppo di ragazzini risulta ingestibile. Oltretutto non parliamo di piccole bravate ma di spaccio, furti e vandalismo. La parrocchia non può essere lasciata sola, il Comune è in dovere di dare risposte sia in termini di sicurezza e sia di emergenza educativa». Non è un caso isolato: lo scorso maggio, anche l’oratorio della parrocchia Sant’Eugenio di via Del Turchino, in zona Ortomercato, era stato chiuso dopo una rissa. Anche in quel caso il parroco don Alberto Marsiglio aveva voluto lanciare un segnale. Mentre al Corvetto, per tenere lontani gli spacciatori dal suo oratorio (San Michele Arcangelo e Santa Rita), don Andrea Bellò aveva introdotto nel 2016 il badge per l’accesso, così da far entrare solo bambini e ragazzi.