NICOLA PALMA
Cronaca

Blitz nella hall dell'Armani Hotel di via Manzoni: turista derubata del Patek Philippe da 80mila euro

Milano, colpo in zona Quadrilatero. Fermato un 23enne marocchino: aveva un biglietto aereo per Colonia. Incastrato dalle immagini delle telecamere e dai selfie sul suo cellulare con il prezioso cronografo al polso

Blitz nella hall dell'Armani Hotel di via Manzoni: turista derubata del Patek Philippe da 80mila euro

Milano, 19 luglio 2024 – Il blitz nella hall dell'Armani Hotel di via Manzoni. I due turisti americani aggrediti mentre stanno prendendo l'ascensore. Lo strappo del Patek Philippe da 80mila euro e la fuga. A meno di un mese dal colpo nell'albergo extralusso in zona Quadrilatero, avvenuto il 27 giugno, gli investigatori del commissariato Centro hanno fermato il presunto rapinatore: a San Vittore è finito un ventitreenne marocchino, che stava per prendere il volo con destinazione Colonia. Dalle indagini è emerso che il giovane nordafricano sarebbe anche l'autore di un altro scippo andato a vuoto, datato 18 giugno: in quell'occasione, il ventitreenne mise in scena lo stesso copione, ma al momento di scappare fu investito da un'auto in via Pisoni e perse il cronografo, poi recuperato dal legittimo proprietario.

Il colpo all'Armani

Stando a quanto ricostruito dalla polizia, il 27 giugno, il marocchino è riuscito a entrare nella hall dell'Armani e a strappare il prezioso orologio a una turista americana di 60 anni, che si trovava in compagnia del marito connazionale di 69 anni. I poliziotti del commissariato di piazza San Sepolcro, coordinati dal dirigente Massimo Cataldi e dal funzionario Alessandro Corbetta, sono partiti dall'analisi delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza e sono riusciti a identificare il presunto responsabile.

Il pedinamento in taxi

Nella mattinata di giovedì 18 luglio, gli investigatori hanno rintracciato il ventitreenne in un albergo in zona Lambrate: durante l'appostamento, lo hanno visto uscire dall'hotel e salire a bordo di un taxi con alcune valigie. A quel punto, è scattato il pedinamento a distanza dell'auto bianca, che si è fermata in piazzale Giovanni dalle Bande Nere: lì il passeggero è stato subito bloccato dagli agenti in borghese; con sé aveva un biglietto aereo per Colonia, in Germania. I gravi indizi di colpevolezza che hanno portato al fermo di polizia giudiziaria sono stati rafforzati dal ritrovamento degli abiti indossati dal ragazzo il giorno del blitz, nonché dai selfie, ritrovati nel suo smartphone, che si è scattato con il cronografo rubato al polso.

Le ferite dell'incidente

Senza dimenticare le ferite ancora evidenti che il ventitreenne si sarebbe procurato durante un altro tentativo di scippo, avvenuto nove giorni prima del raid all'Armani e terminato con l'investimento di via Pisoni. Il giovane marocchino è stato accompagnato a San Vittore in attesa dell'udienza di convalida davanti al gip.