di Valentina Rigano
È indagato per presunta pedofilia un 66enne dipendente del Comune di Castano Primo, "smascherato" dalla trasmissione tv "Le Iene" dopo la richiesta di aiuto da parte di una mamma, la cui bambina di dieci anni aveva iniziato a ricevere messaggi privati dall’uomo su Instagram. La vicenda è poi arrivata sul tavolo della Procura di Milano, con tanto di messaggi, immagini e la voce dello stesso sessantenne, il quale per settimane ha inviato alla bimba avance sessualmente esplicite, non sapendo che il telefono della bambina era in realtà nelle mani dell’inviata della trasmissione televisiva. Al momento è indagato ed è stato sospeso cautelarmente dal lavoro, dove ricopriva un incarico di rilievo da diversi anni.
È iniziato tutto qualche mese fa quando Alice (nome di fantasia) ha mostrato a sua madre i messaggi di un signore anziano, chiedendole se fosse una cosa giusta. La donna, preoccupata, le ha risposto che non fosse affatto normale e ha tenuto monitorata la situazione.
Quando ha compreso che l’uomo poteva essere un potenziale predatore sessuale si è rivolta alla trasmissione televisiva. L’inviata ha gestito per conto della donna il cellullare della bambina, fingendo di essere lei. Il presunto pedofilo, con il passare dei giorni, ha iniziato a farle complimenti sempre più espliciti sulla sua fisicità, le ha chiesto il numero di telefono e ha cominciato a inviarle messaggi vocali dal contenuto vergognoso, con tanto di foto delle sue parti intime. Dopo essere stato letteralmente braccato dalle telecamere, l’uomo ha tentato di negare, poi è stato prelevato dal Nucleo Tutela Donne e Minori della Polizia locale di Milano coordinato dal comandante Luca Zenobio.
Il sindaco Giuseppe Pigniatiello si è detto "sconvolto" da quanto accaduto e di aver appreso solo ieri delle indagini sul dipendente. "Accuse aberranti che non possono lasciare indifferenti", ha precisato in una nota, "tutta l’amministrazione comunale è rimasta sconvolta". A tale proposito ha deciso la Sospensione immediata per il presunto adescatore di minorenni, fin quando le indagini non saranno concluse. Sposato con figli, il 66enne non sarebbe però nuovo a questa spregevole condotta. Risulterebbero infatti dei precedenti e dovrà quindi essere chiarito come l’uomo possa essere riuscito a tenerli nascosti, ed essere di conseguenza riuscito a conservare così a lungo un impiego pubblico.