LAURA LANA
Cronaca

Ospedale Bassini di Milano, salute al femminile: percorsi di cura e prevenzioni di genere

La cardiologia ischemica si conferma la principale patologia che colpisce le donne

L'ospedale Bassini di Milano

La cardiologia ischemica si conferma la principale patologia al femminile. È quanto emerso oggi, sabato 18 marzo, al convegno “La salute al femminile: gender value”, che ha riunito oltre 100 professionisti all’ospedale Bassini. Solo nel 2022 la Cardiologia dell’Asst Nord Milano ha registrato 1000 ricoveri, di cui oltre il 36% di donne, con un incremento di giovani negli ultimi mesi.

“La nostra Asst vuole valorizzare l’importanza della medicina di genere, che rappresenta una disciplina fondamentale su cui impostare terapie e assetti diagnostici – ha spiegato Nebiat Belai Beyene, dirigente medico referente della Medicina di genere dell’Asst –. Si va a toccare ogni area di specializzazione e in particolar modo l’area legata alle patologie che possono svilupparsi nei vari momenti della vita di una paziente, principalmente in periodo post-menopausale, uno dei momenti di maggior fragilità psico-fisica”.

Il tema della medicina di genere vede l’azienda ospedaliera in prima linea con percorsi di prevenzione, diagnosi e cura di tutte le patologie correlate, come le malattie cardiovascolari che colpiscono in misura differente le donne rispetto agli uomini.

“Un impianto di prevenzione, diagnosi e cura che non tenga conto delle differenze e delle diseguaglianze di sesso e genere compromette l’equità, l’appropriatezza di cura e il diritto alla salute – ha sottolineato la dottoressa Annalisa Fumagalli, direttore sanitario dell’Asst -. Devono trovare un riscontro concreto nei percorsi di cura le differenze di incidenza e di decorso delle patologie che interessano tutti gli organi, di sintomatologia, andamento clinico, risposta ai farmaci, vissuto e reazione psicologica nell’uomo e nella donna riferiti alle caratteristiche di sesso e di genere”.

L’obiettivo è diffondere sul territorio servizi orientati alle specificità di genere in una logica di continuità e integrazione con le attività ospedaliere. “I fattori di rischio hanno un impatto diverso a seconda del sesso del paziente, numerosi farmaci di ampio utilizzo nel trattamento di varie patologie possono mostrare risultati differenti nell’uomo o nella donna e, in particolare, l’impatto della menopausa e dei livelli ormonali possono influire notevolmente sull’insorgenza o sul trattamento di una condizione patologica”, ha continuato la dottoressa Barbara Mangiacavalli, direttore sociosanitario dell’Asst Nord Milano.

Prevenzione ed educazione. “È fondamentale che le donne comprendano che è essenziale un corretto stile di vita in termini di dieta, attività fisica regolare e abolizione del fumo – ha concluso la dottoressa Simona Pierini, direttore Cardiologia e Unità Coronarica -. La prima causa di mortalità della donna in tutti i paesi industrializzati è rappresentata dalle malattie cardiovascolari, che presentano tuttavia caratteristiche cliniche diverse: le dissezioni coronariche e la sindrome di Takotsubo colpiscono maggiormente le donne, le prime in giovane età e la seconda in età avanzata".