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Ospedale San Paolo di Milano, maxi progetto di riqualificazione: come diventerà

Simona Giroldi, direttore generale dell'Asst Santi Paolo e Carlo: “Un modello di cura capace di coniugare efficienza, sostenibilità e accoglienza. Un passaggio fondamentale non solo per la sanità locale, ma per l'intero sistema pubblico lombardo"

Ospedale San Paolo di Milano, maxi progetto di riqualificazione: come diventerà

Milano, 16 aprile 2025 – Un ospedale moderno, sostenibile e centrato sulla persona. È questo che prevede il maxi progetto di riqualificazione per il San Paolo di Milano, presentato oggi nel presidio dell'Asst dei Santi. Non una semplice riqualificazione edilizia, ma “un piano di trasformazione profonda che coinvolge infrastrutture, tecnologia, organizzazione degli spazi e qualità dell'accoglienza”, viene spiegato. E ancora: “Un nuovo modello di sanità pubblica tra innovazione, sostenibilità e centralità della persona”. Il progetto “si svilupperà nei prossimi anni, in stretta sinergia con Regione Lombardia e con il coinvolgimento del territorio, dei professionisti sanitari e della cittadinanza".

“La riqualificazione dell'ospedale San Paolo - ha detto Simona Giroldi, direttore generale dell'Asst Santi Paolo e Carlo - rappresenta un passaggio fondamentale non solo per la sanità locale, ma per l'intero sistema pubblico lombardo. E' un progetto che guarda al futuro, che integra innovazione tecnologica e attenzione umana, e che promuove un modello di cura capace di coniugare efficienza, sostenibilità e accoglienza”.

Dagli anni ‘60 a oggi

Il San Paolo, tra i principali presidi ospedalieri del sud-ovest milanese, è stato progettato negli anni '60 come ospedale monoblocco e ha subito negli anni numerosi interventi parziali che ne hanno compromesso l'omogeneità funzionale e strutturale, ricorda l'Asst Santi Paolo e Carlo.

La conseguenza è stata una frammentazione degli spazi e dei percorsi interni, con attività ambulatoriali, amministrative e di degenza sovrapposte e dislocate in modo disorganico, rendendo complessi gli spostamenti e rallentando l'efficienza operativa.

Gli interventi previsti

Da qui gli interventi previsti dal piano: ristrutturazione integrale per blocchi cielo-terra, per garantire interventi omogenei e coerenti; pianificazione di trasferimenti temporanei, finalizzati a mantenere la continuità assistenziale durante i lavori e minimizzare i disagi per utenti e personale; ridefinizione dei percorsi interni, con una distribuzione verticale più efficiente (i servizi ambulatoriali e di Day hospital saranno collocati ai piani inferiori, mentre le aree di degenza saranno concentrate ai livelli superiori); razionalizzazione dei flussi di persone e materiali, con una significativa riduzione dell'uso degli ascensori e un miglioramento dei tempi di percorrenza; innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale, elenca l'azienda socio sanitaria territoriale.

I numeri della trasformazione

I numeri della trasformazione: 468 posti letto riqualificati, 122 nuovi ambulatori, 97 Mac (Moduli a ciclo continuo) e Day hospital, 11 posti letto dedicati alle malattie infettive, 9 nuove sale endoscopiche, 3 nuove sale operatorie per Day surgery, percorsi ambulatoriali ottimizzati (tempo medio ridotto da 8,5 a 2 minuti), adeguamento normativo completo, compresa la messa a norma antincendio, riporta una nota.

Tecnologia e sistemi digitali

Il nuovo San Paolo sarà un ospedale ad alta integrazione tecnologica, dotato di sistemi digitali all'avanguardia per la gestione delle emergenze, delle diagnosi e della comunicazione tra i reparti, descrive l'Asst dei Santi. L'automazione dei processi e il monitoraggio in tempo reale delle prestazioni miglioreranno l'efficienza gestionale e la qualità del servizio sanitario.

Sostenibilità ambientale

Grande attenzione è riservata anche alla sostenibilità ambientale: l'impiego di materiali ecocompatibili ed ecoattivi, soluzioni costruttive a basso impatto energetico e l'ottimizzazione dei consumi - prospetta l'azieda - faranno del nuovo San Paolo un modello di green hospital allineato agli standard europei più avanzati, elemento si associa all'umanizzazione degli spazi ospedalieri, concepiti per offrire comfort e benessere psicologico. Ampie vetrate favoriranno la luce naturale, i percorsi saranno intuitivi e facilmente leggibili, e saranno realizzate aree comuni accoglienti, pensate per favorire momenti di pausa, socialità e sollievo, sia per i pazienti che per gli operatori.

I costi

I ministeri della Salute e dell'Economia e delle Finanze - si legge - hanno stanziato 55+5 milioni di euro per il progetto originario. Alla luce dell'ampliamento e della maggiore complessità del piano, l'Asst ha presentato richieste aggiuntive a Regione Lombardia: 20 milioni di euro per coprire l'adeguamento dei costi; 15 milioni per opere propedeutiche non previste nel progetto originario, necessarie per predisporre gli spazi e i servizi prima dell'avvio dei lavori strutturali; 15 milioni finalizzati all'ampliamento del progetto con l'estensione ad aree precedentemente non ricomprese.