
Sardella Giuseppe del negozio di occhiali Vision Ottica Meda
Milano, 23 gennaio 2021 - L’appello per raccogliere fondi destinati a comprare un paio di occhiali per una bimba di 8 anni è durato meno di due ore. Budget raggiunto a tempo di record? Ancora meglio: "Fermi tutti. Gli occhiali li regalo io", ha scritto Giuseppe Sardella, ottico, titolare di VisionOttica Meda in via Meda 6, spiazzando tutti. Così le risposte di adesione alla catena di solidarietà hanno lasciato il posto ai ringraziamenti e agli elogi per il gesto di generosità.
«Mi è venuto spontaneo farlo . Ritengo doveroso mostrare umanità, ma anche senso di responsabilità, soprattutto in questo periodo difficile: siamo tutti parte della stessa comunità. Per me aiutare gli altri è naturale", commenta Sardella, trentanovenne, che è pure docente al Centro di formazione ottica del Comune in via Visconti e nel tempo libero è attivo in cinque associazioni di volontariato. La storia comincia giovedì alle 18.30, quando Donatella Lottici, educatrice della onlus "L’Impronta", scrive un messaggio sulla pagina Facebook della social street Residenti Baia del re (Montegani, Volvinio e dintorni) chiedendo aiuto ai vicini perché "una bambina di 8 anni avrebbe bisogno di nuovi occhiali da vista. Non viene dato un aiuto economico, abbiamo seguito tutte le strade ufficiali e ora chiediamo a privati di buon cuore! La madre single non lavora per seguire le sue due bambine che sono entrambe portatrici di disabilità".
L’educatrice sottolinea che "la mamma fatica ad arrivare a fine mese, nonostante la sua buona volontà. Ora è anche senza lavoro e non è facile trovarlo in periodo di Covid. La piccola di 8 anni, però, ha bisogno degli occhiali da vista. Così ho provato a chiedere aiuto sulla social street. Sono rimasta stupita, perché in meno di due ore il problema si è risolto. In più, molta gente era già disposta a donare. Ringrazio il signor Sardella". Il quale ribadisce che "non mi sarei mai tirato indietro. Per me le giornate hanno senso solo se posso aiutare gli altri. Sono volontario nel poliambulatorio dell’Opera San Francesco in via Antonello Da Messina, dove, in quanto ottico, misuro la vista alle persone in difficoltà. Mi è capitato anche altre volte di donare occhiali a chi non poteva permetterseli, pure lenti a seguito di un trapianto di cornea".
Racconta anche di aver realizzato un progetto che però non si è ancora concretizzato per mancanza di finanziamenti: "Mettere a disposizione occhiali per le persone in caso di calamità naturali. Quando per esempio c’è un terremoto, scatta la fuga per salvarsi e non sempre si riesce a portare con sé gli occhiali, gli apparecchi acustici o le dentiere. Le lenti però sono indispensabili, sono un dispositivo di sicurezza personale. Quindi la mia idea è fornirle a chi rimane senza in queste circostanze. Ma serve un sostegno economico. Chissà, forse un giorno il mio desiderio si avvererà".