Pablo Mari dimesso dall’ospedale "Finalmente a casa, grazie a tutti"

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"Finalmente a casa! Voglio ringraziare personalmente tutti i medici e i professionisti del centro traumi dell’ospedale Niguarda di Milano". Con questo breve messaggio sui social – che fa seguito ai ringraziamenti del club brianzolo – il calciatore del Monza Pablo Marì ha iniziato il lungo percorso riabilitativo dopo essere stato accoltellato, e quindi operato alla schiena per la riduzione delle lesioni muscolari, nell’aggressione di giovedì ad Assago. Le dimissioni ieri mattina, dopo qualche giorno di assoluto riposo che dovrà proseguire anche tra le mura di casa per un recupero ottimale soprattutto dal punto di vista psicologico. Ecco perché questa sera non è atteso allo stadio per seguire da vicino i suoi compagni, dai quali non mancheranno affetto e vicinanza. "Giocheremo anche per lui", ha detto l’allenatore Raffaele Palladino in conferenza stampa, prima che il club rendesse nota l’iniziativa per il riscaldamento, che i giocatori del Monza effettueranno con una maglia speciale dedicata al compagno: "Torna presto Pablo", la scritta sul petto. Prima del fischio d’inizio, quindi, all’U-Power Stadium verrà osservato un minuto di silenzio per Luis Fernando Ruggieri, la vittima del terribile pomeriggio di giovedì. Anche dall’Inghilterra, l’Arsenal ha voluto mandare un messaggio di sostegno al giocatore di cui è proprietario del cartellino: la maglia numero 22 dei Gunners con il suo nome è stata mostrata alle telecamere dall’autore del primo gol Gabriel Martinelli. Il Monza aveva chiesto di non giocare la partita di questa sera, evidenziando lo stato di choc dello spogliatoio per l’accaduto: richiesta non accolta per mancanza di accordo. Il miglioramento delle condizioni di salute del compagno ha scatenato quindi una "reazione positiva" della squadra, a detta dello stesso allenatore. Una ristretta delegazione era stata sabato pomeriggio in ospedale a far visita al compagno.

Michael Cuomo