NICOLA PALMA
Cronaca

La strage di Paderno, il 17enne confessa: “Ho ucciso papà, mamma e mio fratello”: arrestato. Il 12enne colpito per primo

Il ragazzo ha cambiato la versione che aveva fornito inizialmente, dando la colpa al genitore. Le vittime sono Fabio C., Daniela Albano e il dodicenne Lorenzo

Paderno Dugnano (Milano), 1 settembre 2024 – Alla fine ha confessato: “Ho ucciso tutta la famiglia”. Sono le 17 del primo settembre quando il 17enne, unico superstite della strage in famiglia che si è consumata nella notte in una villetta di Paderno Dugnano, decide di dire la verità durante l'interrogatorio, assistito da un avvocato d'ufficio. Al termine, è uscito dalla Tenenza dei Carabinieri di Paderno a bordo di un'auto dei militari, coprendosi la faccia con una felpa per non farsi vedere. In serata è stato arrestato. 

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Famiglia sterminata a Paderno, il 17enne è stato arrestato. Sequestrata l’arma: un coltello da cucina

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Fin da subito la sua versione aveva mostrato non poche incongruenze. Inizialmente aveva addossato la colpa al padre. A notte fonda aveva chiamato il 118: “Ho ucciso mio papà, venite”. Il ragazzo aveva spiegato di essere essere rientrato a casa poco prima dell’una ed essere entrato in camera del fratello di 12 anni e di aver visto il padre seduto su una sedia con il coltello accanto e i corpi del fratellino nel suo letto e la madre a terra. A quel punto, secondo un racconto tutto da verificare, aveva preso il coltello e avrebbe pugnalato a morte il padre.

Fabio Chiarioni con la moglie Daniela Albano  e la villetta dove è avvenuta la strage
Fabio C. con la moglie Daniela Albano e la villetta dove è avvenuta la strage

La dinamica

Secondo una prima possibile ricostruzione, ancora da confermare, il primo a essere stato colpito sarebbe stato il fratellino del reo confesso, che aveva compiuto 12 anni lo scorso 17 agosto: l'adolescente avrebbe subìto l'aggressione più violenta, a giudicare dal numero di ferite sul suo corpo evidenziato da una prima ispezione cadaverica del medico legale. Poi sarebbe toccato ai genitori, che probabilmente sono arrivati in un secondo momento dalla camera da letto, di fianco alla stanza dei figli, per capire cosa stesse succedendo.

La festa prima della strage

E invece era successo tutt’altro, che ora bisognerà ricostruire. Di certo c’è che, stando a quanto emerso, nelle ore immediatamente precedenti alla tragedia, a casa C. c'era stata una piccola festa in famiglia per il compleanno di papà Fabio, che proprio sabato 31 agosto aveva compiuto 51 anni. Una festa a cui avrebbero preso parte anche alcuni parenti, compreso il primogenito.

Le tre vittime

Il padre cinquantunenne si chiamava Fabio C. e aveva compiuto gli anni poche ore prima di essere ucciso, il 31 agosto. La madre Daniela Albano era nata nel 1975, ma non aveva ancora compiuto 49 anni. Il secondogenito Lorenzo aveva già compiuto 12 anni. Fabio e Daniela erano sposati dal 2 giugno 2005. Fabio C. era titolare dell'impresa Vmf Costruzioni tecnologia ediliziaLe vittime sono state trovate quindi tutte nella stanza da letto del 12enne, con addosso abbigliamento da notte. 

Il fratellino, il primo a essere colpito

Stando a quanto risulta, il triplice delitto sarebbe avvenuto attorno alle 2 di notte. Come confermato dal procuratore di Monza Claudio Gittardi, a subire l'aggressione più feroce sarebbe stato il 12enne. Per questo l'ipotesi di chi indaga sul triplice omicidio è che il primo a essere colpito sia stato proprio il bambino. Il suo corpo è stato trovato da 118 e carabinieri nella stanza da letto che condivideva con il fratello di 17 anni. Nella stessa stanza, posta accanto a quella dei genitori al piano superiore della villetta, sono stati trovati anche i corpi di padre e madre.

Il coltello

"Papà, non hai visto il coltello insanguinato sotto la macchina?". L'ha chiesto stamattina intorno alle 5 il figlio di un residente vicino alla casa di Paderno Dugnano, indicando quella che sarebbe stata l'arma utilizzata da chi ha commesso il triplice omicidio. A raccontarlo ai cronisti è stato il genitore del ragazzo. Nel parco giochi davanti alla casa si sono radunate alcune persone che vivono qui. "Speriamo che sia stato il figlio per difendere la madre, è l'ipotesi migliore nella tragedia", dice una donna. Speranza vana. 

La strage è avvenuta in una villetta in via Anzio a Paderno Dugnano
La strage è avvenuta in una villetta in via Anzio a Paderno Dugnano

La prima versione del primogenito

Inizialmente il primogenito della coppia ha ammesso di aver ammazzato a coltellate il padre dopo che lui aveva ucciso la moglie e il figlio minore. Il ragazzo aveva spiegato di essere rientrato a casa poco prima dell’una e di aver trovato madre e fratello uccisi e il padre seduto su una sedia con un coltello.  A questo punto avrebbe reagito uccidendo il genitore.

“Un ragazzo tranquillo”

"Frequentava l'ultimo anno di liceo, è un ragazzo tranquillo, sveglio, a posto. Fa sport. L'ultima persona da cui ti aspetti che possa fare del male". È la descrizione fatta da un amico del giovane che ha chiamato il 112 per avvertire che i genitori e il fratellino erano stati accoltellati. Altri amici riferiscono che "non aveva attriti con i genitori e non faceva uso di sostanze stupefacenti".

Sconvolta anche la sindaca di Paderno Dugnano, Anna Varisco. "Era una famiglia normale, tranquilla, non seguita dai servizi sociali e descritta da tutti senza problemi. Sono sbalordita". Varisco spiega di non aver conosciuto personalmente le vittime della tragedia. "Anche le scuole e gli insegnanti dei ragazzi dicono che erano entrambi tranquillissimi. Il fratello del padre, in particolare, era conosciuto in paese per il suo legame con la parrocchia". La comunità, ha fatto sapere la sindaca, "è sconvolta" e domani verrà formalizzata la proclamazione del lutto cittadino per il giorno dei funerali. "Esprimiamo vicinanza ai familiari". 

La chiamata al 112

Stiamo ai fatti. Nella notte tra sabato 31 agosto e domenica primo settembre, il diciassettenne italiano ha chiamato i soccorsi dalla villetta di via Anzio a Paderno Dugnano dove viveva con la famiglia per riferire che in casa c'erano i cadaveri del padre cinquantunenne, della moglie quarantottenne e del secondogenito di 12 anni. Poi la scoperta dell’orrore da parte dei carabinieri e la confessione parziale del figlio primogenito

Via Anzio a Paderno Dugnano
Via Anzio a Paderno Dugnano

Escluso il coinvolgimento di esterni

I carabinieri del Comando provinciale di Milano e della Tenenza di Paderno Dugnano hanno escluso sin dall'inizio il coinvolgimento di persone esterne al nucleo familiare: non ne ha fatto cenno il diciassettenne nella prima versione fornita ai militari; e telecamere e allarmi perimetrali non avrebbero rilevato presenze esterne. Nelle indagini sono coinvolte le Procure di Monza e minorile di Milano. 

La villetta in via Anzio

I carabinieri davanti alla villetta di Paderno Dugnano dove è avvenuta la strage
I carabinieri davanti alla villetta di Paderno Dugnano dove è avvenuta la strage

Abitava in una villetta all'interno di un complesso residenziale di via Anzio di Paderno Dugnano la famiglia sterminata a coltellate nella tarda serata di ieri, in dinamiche ancora tutte da chiarire. La famiglia è nota nel comune milanese perché sono storici costruttori edili. Tra le file di mattoni beige e i fiori sui davanzali, la famiglia viveva in una villetta accanto ai genitori di lui e al fratello.  A un centinaio di metri dall'abitazione della famiglia c'è la scuola elementare che hanno frequentato il diciassettenne e il fratello minore.

I profili social

Una delle immagini nel profilo Facebook di mamma Daniela
Una delle immagini nel profilo Facebook di mamma Daniela

Tante foto sul profilo Facebook di mamma Daniela Albano: immagini di una famiglia felice in montagna o al mare in barca. Tutti e quattro insieme sorridenti, il maggiore dei ragazzi al timone di una barca a vela oppure tutti e quattro in gondola a Venezia. E ancora papà Fabio e mamma Daniela abbracciati in luoghi particolarmente romantici. Insomma una famiglia modello.