Milano, 5 maggio 2018 - Correva l’anno 1905: Piero Portaluppi si diplomava all’istituto Cattaneo di Milano, prima di passare al Regio Istituto Tecnico Superiore, il futuro Politecnico. Dal passato riemerge la pagella dell’architetto e accademico che, dopo aver «firmato» coi suoi progetti mezza Milano e aver curato il padiglione italiano per l’Expo di Barcellona del 1929, riposa al Monumentale, col suo nome inciso al Famedio.
Media altissima, già ai tempi, il Portaluppi, con quel 10 - un indizio - che spicca in Disegno architettonico nella pagella di fine anno in Fisica matematica. Otto in Chimica generale, 7 in Fisica, 7,5 in Lettere italiane - dopo aver riparato un 5 nella prova grafica - 7 in matematica. Solo tedesco non gli andava giù: 6 meno. «Licenziato» però, con un ottimo 7,58 e un 10 (meno) in disciplina. Seguì i 10 sì, Piero Portaluppi, a cui recentemente hanno dedicato anche un film, “L’Amatore”, che cuce insieme i filmati amatoriali dell’architetto nonché studente eccellente del Cattaneo. Anni dopo il diploma tornò nella sua vecchia scuola, trasferitasi però in piazza Vetra, nelle sue nuove vesti: «Disegnò le nostre porte», ricorda Giuseppe D’Apote, l’archivista e “detective” dell’istituto, che sorride a quella pagella preziosa ritrovata. «Stiamo ultimando il nostro archivio storico, mettendo ordine – racconta, dopo aver abbandonato guanti e mascherina -. Ci sono ancora faldoni nei sotterranei e nei sottotetti. Un patrimonio di storia immenso. E mentre ordinavamo le pagelle, ecco spuntare il Portaluppi».
L’ultimo ritrovato. Dopo la pagella, ancor più antica, di un altro diplomato eccellente in Fisica matematica, classe 1865: Giovanni Battista Pirelli. «Erano un po’ pettegoli ai tempi i prof, scrivevano la provenienza familiare e geografica, tutto – continua D’Apote –. Ma è molto interessante, queste pagelle ci parlano: era di Varenna, a Milano aveva un tutore». I numeri parlano ancora di più, con una sfilza di 10, in matematica, chimica, storia naturale, disegno geometrico, lingua francese e disegno ornamentale. Chiuse l’anno con un solo 9 in nozioni di filosofia e un 8 in lettere. Nell’applicazione andava ancor meglio che nella teoria: da grande, dopo esser passato dal Politecnico, divenne imprenditore, ingegnere, politico, creò un impero. «C’è tanto da studiare - spiega la preside Maria Rizzuto - e ci piacerebbe essere inseriti nei circuiti del Fai. Tanto viene fatto grazie al volontariato, ma professionale. Siamo custodi di un patrimonio storico». Prossima sfida? Trovare la pagella di Lucio Fontana. Pagelle e ricordi tornano al Cattaneo. «Una famiglia ci ha contattato perché nel garage aveva trovato una foto di classe. È del 1905 – racconta la preside –. Le ragazze erano poche, le hanno messe in centro in un cuore. Anche questo ritrovamento è un segno dell’affetto della città per il suo Cattaneo. La famiglia ha voluto donarcelo. Lo incorniceremo e metteremo in bella mostra nell’archivio». Fra le sue glorie.