MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Palaghiaccio, debiti e degrado. Il Comune lancia due nuovi bandi ma intanto l’Agorà è chiuso

La struttura di via dei Ciclamini cerca un rilancio. I primi due avvisi esplorativi di novembre non hanno avuto successo

L'esterno del Palaghiaccio

L'esterno del Palaghiaccio

Milano – Un debito da 410mila euro dell’ex gestore e nessun nuovo privato all’orizzonte per ristrutturare e gestire il Palaghiaccio Agorà di via dei Ciclamini. Il Comune, proprietario dell’impianto, è davanti a un vicolo cieco e prova a lanciare due nuovi bandi per dare un futuro alla struttura, chiusa dallo scorso gennaio. La linea della Giunta comunale è stata illustrata ieri durante la commissione Sport-Olimpiadi dall’assessora Martina Riva. È lei ad parlare per prima dei debiti dell’ormai ex gestore, Agorà srl. E, sollecitata dal capogruppo di FI Alessandro De Chirico, Riva fornisce i numeri esatti del buco: "Agorà srl ha 60mila euro di debito con il Comune per canoni non versati e 351mila euro con A2A per bollette energetiche non pagate. Dopo la guerra tra Russia e Ucraina e il rincaro dell’energia, Agorà srl ha smesso di corrispondere il canone e di saldare le bollette dell’energia".

L’assessora spiega che "in questo momento l’Agorà non è un impianto sicuro" e aggiunge che "sono necessari lavori di ristrutturazione da almeno 1,5 milioni di euro per riaprirlo". Agorà srl ha presentato una proposta di ristrutturazione e di gestione dell’impianto al Comune con la formula del partenariato pubblico-privato. Ma, dopo due anni, la procedura è naufragata.

Lo scorso novembre Palazzo Marino ha lanciato due avvisi esplorativi. Il primo per una gestione di lungo periodo: nessuna offerta. Il secondo per una gestione di un anno, ma l’unica offerta arrivata è stata giudicata inadeguata. Riva, a questo punto, spiega la nuova strategia della Giunta, "una soluzione che provi a tenere insieme apertura di lungo periodo e di breve periodo. Per la gestione di lungo periodo avvieremo una procedura ad evidenza pubblica di concessione di servizi. Per la gestione temporanea, invece, il Comune farà partire una seconda procedura. Se il gestore temporaneo non sarà quello definitivo, i due bandi prevedono un meccanismo di divisione dei costi. La delibera di indirizzo politico potrebbe essere approvata dalla Giunta già domani (oggi, ndr ) oppure slittare alla prossima settimana".

L’area dell’Agorà, intanto, versa nel degrado: materiali abbandonati all’esterno, erba alta. Il Comune svolgerà un sopralluogo il 27 luglio. Gli ultrà dell’hockey milanese si propongono come volontari per ripulire l’area.