MONICA AUTUNNO
Cronaca

Palazzine ex Cers in via Vespucci Dopo dieci anni c’è uno spiraglio

Pozzuolo Martesana, un compratore potrebbe acquistare il complesso residenziale in blocco

di Monica Autunno

Dieci anni di abbandono e degrado, ma dall’ultima asta, l’ennesima in diversi anni, uno spiraglio: per il complesso residenziale ex Cers di via Vespucci, avviato nel 2000 e presentato allora come pioniere della bioedilizia e dell’ecosostenibilità, ma bloccato dopo pochi anni di lavori, c’è un compratore. O meglio, c’è un’opzione. E la sottolineatura sta particolarmente a cuore al Comune, da anni impegnato nella risoluzione dello spinosissimo problema: "Confermiamo l’interesse di un operatore. Ma sino a formalizzazione dare qualsiasi ufficialità sarebbe inopportuno. Diciamo che qualche cosa potrebbe muoversi a breve". Ed è già una gran notizia per i pozzuolesi, che da anni convivono con il complesso ecomostro, spettrale e a rischio sul fronte igienico e della sicurezza, a pochi passi dal centro.

La vicenda è datata, una spina nel fianco per più di un’amministrazione comunale locale. L’avvio della realizzazione delle sei palazzine del consorzio costruttori Cers risale addirittura al 2000: la partenza dei lavori fu accompagnato da un massiccio battage, il complesso era stato progettato con ogni criterio di bioarchitettura e sostenibilità, in vista un quartiere pioniere a livello provinciale. Pochi anni di costruzione, poi i primi guai causa crisi del settore, l’abbandono del cantiere e infine il fallimento del consorzio costruttori, datato dicembre 2014. Da allora nulla si è più mosso, gru comprese. Al problema urbanistico si somma un problema economico: era molto lunga, a suo tempo, la lista dei creditori. Negli anni scorsi un certo numero di tentativi di vendita all’asta, tutti andati a vuoto.

Nelle scorse settimane un nuovo appuntamento in tribunale, e finalmente un operatore interessato a rilevare. Nessuna ufficialità su una possibile somma di vendita, si parla comunque di un acquisto in blocco in vista di un completamento del complesso. Comune, come si diceva, trincerato nel riserbo almeno per ora. Un incontro preliminare con gli operatori si sarebbe già tenuto "ma non è davvero opportuno dire di più per ora - così l’assessore all’Urbanistica Gian Paolo Olivari - . L’acquisizione ha dei passaggi, primo fra tutti quello del versamento della fideiussione, primo vero impegno di un compratore. Da nostre notizie tutto potrebbe formalizzarsi entro la fine del mese. Ed è davvero quello che speriamo". Sino a quel momento il sito resta in mano al curatore fallimentare, padrone di casa sino ad oggi. Circostanza che, negli anni, ha impedito anche interventi di pulizia e messa in sicurezza che molti cittadini hanno ripetutamente chiesto. "Impossibile per legge spendere denaro pubblico su un’area privata".