MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Palazzine ex Enpam, spunta l'ipotesi: vendita agli inquilini. Che restano preoccupati

Il patrimonio ora gestito da fondi d’investimento comprende 25 immobili tra Milano e hinterland. Nuovo incontro con i Comuni, confermata l'attenzione alle situazioni più fragili

Case ex Enpam a Basiglio

Milano - "Possibile vendita frazionata degli immobili". Tradotto: agli inquilini verrà data la possibilità di acquistare le case in cui abitano, e qualcuno ci vive da oltre mezzo secolo. Molti sono ultraottantenni. Questa la novità emersa dall’incontro tra i rappresentanti del Comune di Milano, dei Municipi 4, 5 e 9, dei comuni di Vimodrone e Basiglio e InvestiRE Sgr. Al centro, la gestione del patrimonio immobiliare Dream (ex Enpam, Ente nazionale di previdenza ed assistenza medici), costituito da 25 fabbricati che si trovano in via Valla, al quartiere Stadera, via Forni alla Comasina e in via Sulmona, tra Corvetto e Calvairate, ma anche tra Basiglio (via Romano Visconti e via Rio Nuovo) e Vimodrone (Via XV Martiri), passati in gestione nei mesi scorsi ai Fondi Hestia e Basiglio della Sgr.

Gli inquilini hanno iniziato a non dormire sonni tranquilli da giugno, quando nelle palazzine sono arrivate delle lettere: "Le comunichiamo che non è nostra intenzione consentire il rinnovo del contratto di locazione successivamente alla scadenza contrattuale del 31 dicembre 2022". Un fulmine a ciel sereno per centinaia di famiglie. Ma nello stesso tempo è iniziato un percorso per trovare delle soluzioni. La Sgr, già a giugno, aveva promesso di svolgere "un’analisi dettagliata delle singole posizioni degli inquilini al fine di proporre soluzioni che preservino la sostenibilità sociale dell’operazione. Queste riguarderanno in modo particolare la tutela di categorie fragili, quali anziani e persone con disabilità, così come situazioni di fragilità economica".

All’incontro di ieri si è affacciata l’ipotesi della "vendita frazionata, uno scenario possibile, che sarà confermato a breve", per InvestiRE. "L’obiettivo sarà di ottenere il massimo livello di adesione all’acquisto da parte degli attuali inquilini attraverso scontistiche e agevolazioni estendibili anche ai loro familiari". Si valuta anche la possibilità "di supportare l’accesso al credito attraverso l’estensione dell’età di accesso al mutuo rispetto ai limiti usualmente posti dagli istituti bancari, e quella di permettere l’acquisto dell’usufrutto per le circostanze speciali in cui inquilini particolarmente anziani non riescono ad acquistare l’immobile". Ancora, "la Sgr ha confermato l’attenzione verso le situazioni più fragili richiesta dalle istituzioni. Per questo saranno individuate insieme alle istituzioni soluzioni economicamente sostenibili".

E "al momento - assicura la società – non ci saranno iniziative di sfratto esecutivo per finita locazione". Completata nel frattempo l’analisi tecnica degli immobili e delle singole unità ed è stata quasi ultimata quella amministrativa. Garantito anche "il dialogo costante già instaurato con le istituzioni locali, le organizzazioni sindacali e i comitati degli inquilini".

Gli abitanti si dividono. Per Antonio Valitutti, settantanovenne che vive da 52 anni al quartiere Comasina, "questa notizia ci permette di stare un pochino più tranquilli". Ma per Antonio Alemanno di via Valla la situazione resta cupa: "Il 75% degli abitanti del nostro complesso è costituito da persone sole, monoreddito. Ci sono anche novantenni che vivono qui dagli anni Sessanta e che la notte non riescono a chiudere occhio per l’agitazione".