Milano, 22 febbraio 2024 – I rendering fanno una certa impressione: Palazzo Marino, la casa dei milanesi, “impacchettata“ e sponsorizzata da Tod’s, il noto marchio di calzature. Niente di nuovo sotto il sole delle politiche comunali del Terzo Millennio, con l’amministrazione milanese sempre a caccia di sponsor per evitare di spendere troppi fondi per lavori pubblici ed eventi.
Era già successo nel 2014, prima di Expo 2015, quando il restauro della Galleria Vittorio Emanuele venne realizzato grazie ai tre milioni di euro di Versace e Prada. Sta per succedere ancora, stavolta per il restyling di Palazzo Marino: una determina comunale datata martedì fissa in 2,7 milioni di euro il costo della sponsorizzazione tecnica (la stima iniziale ammontava a 2,5 milioni di euro).
Dopo l’annuncio del sindaco Giuseppe Sala e del presidente e amministratore delegato di Tod’s Spa Diego Della Valle dello scorso novembre, oggi o domani amministrazione e sponsor firmeranno il contratto per avviare l’iter del restauro, un iter che vedrà come primo passaggio obbligato un confronto con la Sovrintendenza per valutare gli aspetti tecnici dei lavori e le modalità con cui l’operazione sarà sponsorizzata. Sì, perché nel progetto presentato da Us-The Future is now srl per conto di Tod’s è previsto un maxi-cartellone pubblicitario da 15 metri per 6 metri con la scritta “Tod’s per Milano“ da collocare su ognuno delle quattro facciate che, a turno, saranno rimesse a posto.
Dal Comune , ieri, hanno fatto sapere che concludere l’iter burocratico-amministrativo richiederà ancora alcune settimane e i lavori partiranno in primavera inoltrata, quindi intorno ad aprile. Tod’s, nel suo progetto iniziale, prevedeva di avviare il cantiere lo scorso dicembre, prima di Natale, ma non è stato possibile proprio per i passaggi ancora da completare. Dunque i lavori partiranno ad aprile, massimo a maggio, e si concluderanno dopo 16 mesi, dunque entro l’autunno del 2025. La Giunta comunale ha scelto di avviare il restauro dalla facciata principale di Palazzo Marino, quella in piazza Scala (fase 1), per poi passare alle facciate di via Case Rotte (fase 2), piazza San Fedele (fase 3) e via Marino (fase 4). Ognuna delle quattro fasi di cantiere durerà quattro mesi. In totale, gli interventi di restauro riguarderanno una superficie di 5.345 metri quadrati, e quelle interne sul Cortile d’Onore, con gli elementi originali risalenti al XVI secolo del portico e del loggiato, di 2.224 mq.
Palazzo Marino , costruito nel Cinquento, fu duramente colpito dai bombardamenti nella Seconda Guerra Mondiale, ma conserva le facciate originali nel Cortile d’Onore, in pietra sedimentaria “Ceppo gentile del Brembo” e “Ceppo mezzano” così come quelle esterne. Parzialmente ricostruito dopo i bombardamenti del 1943, i principali e ultimi interventi di restauro condotti sull’edificio, con gli allestimenti interni e le decorazioni di alcune sale, risalgono agli anni 1998-2002.