Lancio di bottiglie contro gli animalisti al Palio dell’Oca di Lacchiarella

Nel mirino alcuni attivisti dell’associazione “Centopercentoanimalisti”, presenti alla tradizionale corsa definita “un rito tribale del Medioevo che è in realtà una tortura per le oche”

La corsa delle oche a Lacchiarella

La corsa delle oche a Lacchiarella

Lacchiarella (Milano), 13 ottobre 2024 – Protesta, nel pomeriggio di oggi, del movimento Centopercentoanimalisti al tradizionale Palio dell'Oca di Lacchiarella, hinterland sud di Milano. Un presidio di attivisti ha contestato la manifestazione che si è tenuta dalle 15 alle 18, un evento tradizionale, e storico, che si tiene tutti gli anni in autunno nel paese di novemila abitanti. Una trentina di presenti – ha spiegato la Questura del capoluogo lombardo – ha reagito lanciando verso gli animalisti alcune bottiglie di vetro. Nessuno però è stato né  colpito, né ferito, grazie alla presenza della forza pubblica che ha impedito ogni contatto. Secondo chi protestava “le oche non sono animali adatti alla corsa, le zampe palmate soffrono sull'asfalto, le urla le terrorizzano: è un vero e proprio abuso nei confronti degli animali che ogni anno si compie a Lacchiarella nell’indifferenza generale”.

Un animalista alla contestazione contro il Palio che si tiene tutti gli anni nel paese dell'hinterland milanese
Un animalista alla contestazione contro il Palio che si tiene tutti gli anni nel paese dell'hinterland milanese

Durissime le parole dell’associazione animalista nei confronti della manifestazione e dei suoi organizzatori: “Lacchiarella è a pochi chilometri da Milano ma in quanto a civiltà sono rimasti ai periodi più bui del medioevo – scrivono nel loro sito –: La corsa delle oche è un rito tribale che dura da più di 45 anni. L’oca non è chiaramente un animale adatto alla corsa, e proprio qui forse sta il divertimento sadico di chi organizza, partecipa e assiste. Le oche vengono costrette a correre per un percorso abbastanza lungo, stimolate e infastidite da alcuni “babbei” vestiti come improbabili contadini, tra le grida degli spettatori lungo la strada”.