
Palloncini per dire no alle differenze "Sindrome di Down? Un amore da vivere"
di Monica Autunno
Tanti bambini in piazza, decine e decine di palloncini rosa, bianchi e azzurri liberati nel cielo del pomeriggio: per dire no alle differenze, "e sì alla felicità". Così, con un ritrovo colorato e pieno di poesia, si è chiusa a Gorgonzola una giornata all’insegna dell’inclusione: in mattinata un incontro alle scuole primarie Deledda con lo scrittore Guido Marangoni, cui hanno partecipato oltre cinquecento piccoli studenti; e nel pomeriggio il ritrovo con lancio di palloncini promosso dall’associazione Sette per te 21 - Non abbiate paura onlus, fondata nel 2020 da Maddalena Anzaghi, mamma di Tabata, impegnata in progetti di sensibilizzazione e raccolta fondi sulla sindrome di down, "un amore da vivere". Partiamo dunque dal pomeriggio e dal grande ritrovo sulla grande piazza davanti a Palazzo Pirola. Tanti, tanti bambini accompagnati dai genitori dopo la scuola, uno stand e i palloncini, pronti per il lancio. Attaccato a ogni pallone un biglietto scritto dai piccoli: il proprio nome, un saluto, un messaggio. Poi il volo, accompagnato da un lungo applauso. Nessun lungo discorso. "Solo un grande grazie a chi è qui oggi - così Maddalena al microfono -. E siamo qui per dire una cosa sola: che tutti vogliamo essere felici". L’associazione è attiva su più fronti: "Abbiamo negli anni organizzato laboratori, incontri con esperti, momenti di confronto fra genitori, iniziative con le scuole. Per aiutare a sostenere le persone con trisomia 21, ovvero la sindrome di Down, ma in realtà per tutti. Anche oggi siamo qua in tanti. A Gorgonzola si è costituita una bella rete". Su volantini e sito le indicazioni per sostenere il gruppo con il 5 per mille. Al ritrovo la dirigente dell’istituto onnicomprensivo e della scuola primaria Grazia Deledda, Carmela Valenti. Anche la scuola ha omaggiato la Giornata Mondiale delle persone con sindrome di Down, con un incontro mattutino con Guido Marangoni, autore del celebre Anna sorride alla pioggia dedicato alla sua bimba e protagonista di un ritrovo che ha coinvolto, a turni, 500 piccoli. "Nessuno di noi è diverso - così l’autore ai bimbi - semmai possiamo dire di essere unici. Come il pesciolino Nemo, con la sua pinna grande e la sua pinna più piccina". Ai bambini le parole affettuose della dirigente: "Siamo tutti differenti perché siamo poesia. E voi siete la poesia più bella".