Panchina rossa contro il femminicidio

Sette anni fa a Motta Carlo Lissi sterminò moglie e figlioletti

Una panchina rossa come simbolo visibile di condanna del femminicidio e della violenza di genere. Anche il Comune di Motta Visconti aderisce alla compagna mondiale contro la violenza sulle donne installando una panchina rossa, domani alle 10, in piazza Leonardo da Vinci. Si tratta di un traguardo importante per il paese che il 14 giugno 2014 fece da scenario, in una villetta di via Ungaretti, a una atroce strage familiare: Carlo Lissi, 32 anni, pugnalò a morte con un coltello da cucina la moglie 38enne Maria Cristina Omes e i due figlioletti, Giulia di 5 anni e il piccolo Gabriele di 20 mesi. Poi si fece la doccia e andò a vedere la partita Italia-Inghilterra sul maxischermo per costituirsi un alibi.

Silvia Lodi Pasini