Un traguardo non trascurabile in questi tempi di saracinesche troppo spesso abbassate per sempre. La panetteria Buccelli di via Baranzate ieri ha festeggiato i 44 anni di attività. Era il gennaio del 1981 quando Angelo Buccelli e Ileana Bucci, marito e moglie, hanno deciso di aprire il panificio novatese, che ancora gestiscono insieme ai figli: Alessandro e le due gemelle Claudia e Valeria. "Angelo aveva già un panificio in zona gallaratese a Milano, aperto dai suoi genitori. Ci siamo conosciuti nel periodo in cui lavoravo come segretaria d’azienda e in poco tempo abbiamo deciso di sposarci e aprire una nostra attività. Novate è stata una scelta quasi casuale: un amico di mio marito gli ha detto che un panettiere voleva cessare l’attività e abbiamo deciso di rilevarla", spiega Ileana.
In 44 anni il panificio è diventato una delle attività più conosciute e storiche di Novate, apprezzato e molto frequentato. La produzione giornaliera di pane è oltre i due quintali e mezzo, a cui si aggiungono focacce, pizze, pane saraceno, di soia e con la curcuma. La loro specialità è però la produzione del noto pane milanese, la famosa rosetta o michetta. "Siamo rimasti davvero in pochi a produrla. La sua lavorazione è lunga e ci vuole un macchinario specifico che ormai non ha più nessuno", spiega il figlio Alessandro.
L’attività tra i familiari è divisa, padre e figlio sono addetti alla produzione, la mamma e le gemelle al bancone. "Abbiamo studiato come operatori turistici, i nostri genitori tenevano alla nostra istruzione e poi abbiamo comunque deciso di dare una mano e continuare l’attività dei nostri genitori e seguire l’esempio di nostro fratello", commentano Claudia e Valeria.
Quello che si percepisce entrando in negozio sono l’esperienza e la voglia di stare a contatto con le persone. "E’ da tanti anni che sono dietro il bancone e mi piace parlare con le persone. Chi entra deve trovare sorriso, cortesia e disponibilità. Abbiamo visto tante persone passare dal nostro panificio. Tante ormai non ci sono più, il tempo passa per tutti, però ci sono anche le nuove generazioni che sono diventate grandi e altre nuove persone, uno specchio di vita reale che è il passare del tempo", conclude Ileana.