
Paolo Villaggio in una scena del film "Fantozzi 2000" (Ansa)
Milano, 3 luglio 2017 - E' morto oggi, all'età di 84 anni, il comico genovese Paolo Villaggio. Migliaia i tweet e i ricordi che scorrono attravero le pagine dei social network per ricordare l'indimenticabile ed eclettico artista ligure. - Interprete televisivo e cinematografico di personaggi legati a una comicità paradossale e grottesca, come il professor Kranz e Giandomenico Fracchia, divenne famoso per la creazione prima letteraria e e poi cinematografica (in dieci film) del ragionier Ugo Fantozzi.
"Paolo Villaggio e il Piccolo Teatro 'si incontrarono' nel 1997 quando, al Teatro Lirico, andò in scena L'avaro di Molière, nella traduzione di Giorgio Strehler e con la regia di Lamberto Puggelli: fu, come prevedibile, un incontro tanto 'movimentato' quanto di enorme successo". Il ricordo è di Sergio Escobar, direttore del Piccolo Teatro di Milano-Teatro d'Europa. "Villaggio, nella sua geniale e ingovernabile libertà, anarchia artistica e di uomo - ha aggiunto in una nota -, è la dimostrazione di quanto tragico e comico abbiano confini labili, che solo ironia ed intelligenza sanno 'frequentare'. A lui è andata comunque meglio che a Totò: questa capacità gli è stata riconosciuta prima della morte, che ha beffato (oltre alla famosa 'corazzata') in uno dei suoi film, Fantozzi in paradiso. Non oso pensare cosa stia combinando ora". Tra i primi a rendere omaggio a Villaggio l'amico e collega Massimo Boldi che su Facebook ha scritto: "Ciao Paolo, fratellone mio".
"Un altro pezzo di adolescenza che se ne va - commenta su Twitter il comico e presentatore Enrico Bertolino -. Ridevo da solo sul Bus che mi portava a scuola leggendo il primo libro di Fantozzi". "Sono almeno due ore che penso a come mettere insieme le parole necessarie a rendere onore alla figura iconica che era Paolo Villaggio - ha scritto invece Francesco Facchinetti - ossia da quando mi sono svegliato, ho preso in mano in telefono e ho scoperto che uno degli ultimi eroi della mia infanzia si è spento così, all'improvviso".
"Paolo Villaggio è stato il più intelligente e divertente comico della storia italiana .- ha scritto J-Ax -, Questo lo dico quasi con rammarico, Fantozzi avrebbe meritato successo anche all'estero. Spesso noi italiani siamo così provinciali da venerare lo straniero dimenticandoci di valorizzare i talenti nostrani. Villaggio era un genio. Non aveva nulla da invidiare ai Monthy Python a Mel Brooks o anche ai comici standup di oggi. O anche Simpson o i Griffin. Riusciva a dare diversi livelli di lettura a una gag o a una battuta. Potevi ridere di pancia perché era caduto in un tombino, ma poi riflettevi su come l'italiano si prostrava al potere. Molti lo conoscono per i film prodotti, ma fatevi un enorme regalo: andate a cercarvi i primi libri di Villaggio, sono una meraviglia da leggere e fanno morire dal ridere. Grazie Paolo per la tua satira e per il tuo impegno civile".
Su Twitter anche Matteo Salvini ha voluto ricordare Villaggio: "Altro che "cinema minore", eri un Numero Uno - scrive il leader della Lega -. Sempre viva la Pina, la Coppa Cobram e il pesce ratto". Sempre su Twitter, anche l'ex allenatore dell'Inter Roberto Macnini - da giocatore bandiera della Sampdoria, la squarda del cuore di Villaggio - ha dedicato un pensiero all'attore scomparso. "Sono molto triste per la scomparsa di #PaoloVillaggio, un grande amico, un grande attore e tifoso sampdoriano doc. Ciao Paolo!", ha scritto il Mancio postando una foto in bianco e nero dell'attore in mezzo a Mancini e Vialli, i gemelli del gol dello storico scudetto blucerchiato.
Sono molto triste per la scomparsa di #PaoloVillaggio, un grande amico, un grande attore e tifoso sampdoriano doc. Ciao Paolo! pic.twitter.com/emxNNKDihl
— Roberto Mancini (@robymancio) 3 luglio 2017
Altro che "cinema minore", eri un Numero Uno. Sempre viva la Pina, la Coppa Cobram e il pesce ratto. pic.twitter.com/ZBCufaxJmn
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 3 luglio 2017