CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Cane ucciso a Parabiago, sequestrati sette fucili al cacciatore. La padrona: “Tutti sapevano cosa faceva”

Secondo molte persone non era nuovo alle imboscate. Si vestiva in mimetica nascondendosi all'ingresso del parco del Roccolo. Tutto il dolore di Sarah: “Tragedia che si sarebbe potuta evitare”

Uma, il cane ucciso con un colpo di fucile in bocca nel parco di Parabiago

Uma, il cane ucciso con un colpo di fucile in bocca nel parco di Parabiago

PARABIAGO (MILANO) - "Un episodio davvero increscioso. Ovviamente, essendo in corso le indagini che chiariranno l'evolversi dei fatti e delle responsabilità, non possiamo pronunciarci in merito all'accaduto. Di certo il pensiero va al ragazzo che ha assistito all'episodio e alla sua famiglia per come si possano sentire in questo momento. Spaventati, scioccati e arrabbiati sicuramente. Come Ente intendiamo attendere di conoscere il corso delle indagini per valutare eventuali azioni da intraprendere".

Il sindaco di Parabiago commenta così la vicenda di Uma, il Rotweiller di 14 mesi ucciso nel parco del Roccolo da un cacciatore con una fucilata in bocca che l'ha decapitata. Una morte terribile avvenuta domenica pomeriggio mentre il cane era a spasso a pochi metri da casa insieme al suo padroncino di 13 anni che ha assistito alla scena rischiando di essere colpito a sua volta. All'uomo, un 44enne di Parabiago che spesso e volentieri si veste in mimetica girovagando per l'ingresso del parco sovracomunale, avrebbero sequestrato una sorta d’arsenale in casa: 7 fucili.

Un sequestro preventivo in funzione delle indagini che si stanno svolgendo in queste ore. Sul tema è intervenuto anche l'assessore regionale Gianluca Comazzi: "Ho appena chiamato Sara. Il suo bellissimo cane è stato brutalmente ucciso a Parabiago da una fucilata. Insieme al cane c'era anche suo figlio di 13 anni che ora è sotto shock per essersi visto strappare la vita del suo migliore amico davanti agli occhi. Sono vicino a Sara e farò di tutto perché venga fatta giustizia per Uma".

Sui social intanto Sarah, la padrona del cane, ha voluto spiegare l'accaduto mettendo diverse foto di Uma: "Questa era Uma, un cane di casa. un membro della famiglia cresciuta ad amore e divano, coccolata e viziata. Un cane buono, docile con chiunque. La conoscevano tutti qua nella zona, e tutti si sono presi almeno qualche leccata affettuosa da lei. È cresciuta tra i bambini, con cuccioli di cane, gatti, uccelli e non ha mai torto un capello a nessuno. Non le hanno sparato per difesa, per difendersi. Vi chiedo di aiutarmi, scrivete anche voi una e-mail al sindaco raffaele.cucchi@comune.parabiago.mi.it per chiedere che siano rivisti i confini venatori e che siano ascoltate tutte le persone che in queste ore stanno raccontando episodi di minacce da parte di questo individuo. Era una tragedia che si sarebbe potuta evitare. Sapevano tutti chi fosse questa persona e cosa faceva".