
Comuni dell’hinterland in cerca di soluzioni: che consentano l’intervento diretto sulle aree ma senza esborsi.
Parcheggi esterni delle stazioni, dopo le polemiche del passato prosegue il confronto al tavolo fra enti "allargato": ma una soluzione definitiva, ancora, non c’è. Il problema, annoso, è quello delle manutenzioni, delle asfaltature e della pulizia delle aree esterne alle stazioni della metropolitana, di proprietà, a loro volta del Comune di Milano. Si lavora a un possibile "modus operandi" che consenta ai Comuni dell’hinterland l’intervento diretto sulle aree per operazioni di ripristino e manutenzione, ma senza esborsi. "Al momento - così Ilaria Scaccabarozzi, la sindaca di Gorgonzola - non vi è nulla di definitivo o stabilito. Il tavolo prosegue il suo lavoro, ma i tempi sono lunghi, la problematica è complessa". Una prima fase di trattativa, lo scorso anno, era stata su una possibile vendita al Comune di Gorgonzola delle due aree parcheggio, ma si era arenata sui prezzi: 800mila euro a posteggio. Nell’autunno scorso una nuova alzata di scudi, quando la pioggia battente e le voragini degli asfalti avevano trasformato il posteggio di Cascina Antonietta in piscina: le proteste erano fioccate, mail indignate erano partite alla volta di Milano. Immediatamente dopo il Comune milanese aveva accordato un nulla osta per un intervento urgente di ripristino a cura di Atm. Ma serve una soluzione sul lungo periodo. Anche a Gessate, dove le polemiche sulla condizione del parcheggio sono ancora più annose e dove l’area attorno alla stazione del metrò è in una stagione di trasformazione. Interlocuzioni in atto, e riserbo: "Il confronto procede - così l’assessore Amos Valvassori - ma daremo ai nostri concittadini solo notizie certe". M.A.