ROBERTA RAMPINI
Cronaca

"Parchi senza spaccio, serve l’esercito"

Il progetto finanziato dalla Regione Lombardia interessa le Groane e altri Comuni, ma il sindaco chiede un intervento più massiccio

di Roberta Rampini

Via libera al Progetto parchi - lotta allo spaccio e l’ennesimo appello, "ci vuole un’azione militare e un’attività di recupero socio sanitaria per le dipendenze o il problema non verrà mai risolto". Il sindaco di Senago, Magda Beretta, annuncia l’avvio del progetto per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti nell’area del Parco delle Groane, ma non rinuncia all’Esercito. "Il progetto è stato finanziato da Regione Lombardia con 50.000 euro, al nostro Comune sono stati assegnati 5.2000 euro, prevede interventi e controlli specifici nel Parco - spiega il sindaco leghista - si tratta di un ulteriore supporto dell’azione dei nostri agenti di Polizia locale, che coinvolge sei comuni, Senago Limbiate, Solaro, Cesate, Ceriano Laghetto, Bovisio Masciago. È un aiuto importante, ma come dico in tutte le sedi da ormai quattro anni ci vuole un’azione militare per ripristinare lo stato dei luoghi all’interno del polmone verde che interessa i nostri Comuni e un intervento di natura socio sanitaria a supporto dei consumatori per il recupero alla vita. In ogni caso, tutto ciò che viene fatto per contrastare lo spaccio è fondamentale e non ci arrendiamo". Da anni il Parco delle Groane, un’immensa area verde da oltre 8.300 ettari che comprende 16 comuni, è diventato un’area di spaccio della droga e nascondiglio per refurtiva. Ma anche oggetto di incontri in Prefettura e dell’attenzione di Regione Lombardia che ha messo in campo un Protocollo d’intesa sulla sicurezza sottoscritto con i Comuni interessati. Il sindaco Beretta da quando si è insediata alla guida dell’amministrazione ha sempre avuto tra le priorità quella di porre fine allo spaccio e rendere il Parco più sicuro e vivibile per i cittadini. E proprio due settimane fa una task force composta da 50 agenti di be sei corpi di polizia locale, guidata dal Comando di Limbiate, ha individuato e smantellato uno dei "covi" dei pusher al confine tra Limbiate e Senago. Una sorta di baracca realizzata con una tenda da campeggio che serviva non solo come punto d’appoggio, ma anche come base operativa e di ristoro per gli spacciatori. Alla vista degli agenti, i pusher si sono dati alla fuga facendo perdere le proprie tracce e abbandonando la struttura, "abbiamo smantellato tutto per togliere agli spacciatori un comodo punto d’appoggio", spiegano dal Comando. È stata sequestrata eroina e hashish, sono stati recuperati numerose bici utilizzate dai pusher per i loro spostamenti, raccolto materiale verosimilmente di provenienza furtiva e, al termine dell’operazione, è stata bonificata tutta l’area.