Il primo bilancio del Parco Adda Nord dell’era Monti passa all’unanimità: 35 Comuni e 4 province, Milano, Brianza, Lecco e Bergamo, dicono sì. Investimenti, sicurezza e piccole limature sul fronte culturale per pareggiare a 7 milioni. Aree protette e lotta al pesce siluro, fra i capitoli, ma anche turismo. Ha bruciato i tempi il documento che si inserisce nel solco della continuità, il nuovo presidente Giorgio Monti si è insediato a ottobre e ha già incassato il via libera al rendiconto e al Dup, la programmazione che indica la rotta per i prossimi anni. "Così l’ente avrà subito piena operatività", spiega. In gioco c’è la gestione di un territorio chiave che aiuta la Lombardia a respirare. Il miglior antidoto contro il Pm10. L’educazione ambientale continuerà ad avere un posto di primo piano: l’anno scorso sono state 68 le classi di elementari medie che hanno fatto lezione in presa diretta nel perimetro protetto, 1.372 i ragazzi coinvolti. È una delle attività "di sistema" portate avanti coinvolgendo oltre ai Comuni anche le associazioni.
A livello più tecnico gli uffici lavoreranno all’applicazione della variante del Piano territoriale di coordinamento "a braccetto" con le amministrazioni locali e le imprese. Nuovo sostegno verrà rivolto alla vigilanza economica, mentre a breve il corpo dei volontari aprirà a forze fresche in arrivo dal recente corso di formazione. Pillole di un’attività che non trascura alcun aspetto a cominciare dalla cultura. Fra le iniziative del 2025, il tour teatrale "I Luoghi dell’Adda" promosso da Teatro Invito che taglia il traguardo delle 20 edizioni e i programmi di BioBlitz. Avanti con gli studi su Leonardo e gli sfondi del posto, dietro ai suoi dipinti più celebri, e pure su quelli dei Longobardi; decollo dell’iniziativa di marketing territoriale Il Filo Blu. E grazie alle nuove nomine che completano il Consiglio di gestione, la macchina adesso è al completo. La Regione ha indicato il proprio rappresentante: Luca Liberi (consigliere comunale a Bellano e dirigente provinciale con delega agli enti locali), preceduta dalla designazione congiunta da parte delle associazioni professionali agricole di Maria Antonia Ceriani. Con loro oltre a Monti, i membri già riconfermati in autunno: Ignazio Ravasi, Alessandro Chiodelli e Iris Corberi. Manca il nuovo direttore, ma il nome arriverà entro marzo. Barbara Calderola