I rappresentanti del centrodestra cittadino, che dopo le vicissitudini elettorali hanno ritrovato una nuova unità, hanno fatto da padroni di casa all’incontro dedicato alla recente riforma della governance del Parco Agricolo Sud Milano, l’importante polmone verde che, nei suoi 47mila ettari di estensione, comprende le aree agricole e forestali di 60 Comuni.
A presentare la nuova gestione, fino a oggi in capo a Città Metropolitana, sono intervenuti gli assessori regionali Franco Lucente e Gianluca Comazzi e il consigliere regionale Silvia Scurati, promotori del progetto divenuto legge nel dicembre 2022. Moderatrice dell’incontro la consigliera di Città Metropolitana Vera Cocucci.
Di fronte a una sala gremita, fra i quali diversi sindaci del territorio e rappresentanti delle associazioni di categoria degli agricoltori e del Wwf, i relatori hanno sottolineato l’importanza di una governance più inclusiva, con un consiglio direttivo composto da 11 membri tra cui rappresentanti di Regione Lombardia, del Comune di Milano, di Città Metropolitana oltre a esponenti del mondo agricolo e delle associazioni ambientaliste.
"L’iter è stato lungo e complesso - ha raccontato Comazzi -, c’era molto scetticismo iniziale ma l’onda del cambiamento è stata troppo forte. Ora la parola è passata ai Comuni, già 50 hanno approvato lo statuto e contiamo di poterlo adottare entro poco tempo".
"Abbiamo lavorato per tre anni - ha spiegato Lucente - affrontando ostacoli e divergenze, ma con la consapevolezza che l’80% del Parco è di proprietà agricola e richiede soluzioni concrete per i nostri agricoltori".
"La nostra priorità - ha rimarcato Scurati - è mantenere il Parco agricolo. Investiremo in educazione ambientale e nella promozione dei prodotti locali, come già avviene in altri parchi regionali".
Valeria Giacomello